“L’orchestrina continuò a suonare”, a Martina il libro che racconta le ultime note del Titanic – Lo Stradone

“L’orchestrina continuò a suonare”, a Martina il libro che racconta le ultime note del Titanic

Nel mentre l’ultima, eroica esibizione dell’orchestrina del Titanic è passata alla storia ed è entrata nella leggenda, poco o nulla si sapeva della musica che fu suonata a bordo durante la crociera inaugurale del transatlantico, prima della tragica collisione con l’iceberg. Quello dell’intrattenimento musicale era forse l’unico aspetto della vicenda del Titanic che non fosse mai stato ancora pienamente affrontato.

Un esperto del Titanic, Claudio Bossi, e una storica della musica, Daniela Rota, hanno di recente unito le loro forze per esplorare insieme, da angolazioni diverse ma complementari, il microcosmo conviviale e musicale della “nave dei sogni”. Dalla loro collaborazione è nato il volume L’orchestrina continuò a suonare. Musica e musicisti a bordo del Titanic, edito nello scorso mese di febbraio dalla LIM Libreria Musicale Italiana di Lucca.

Già presentato con successo nell’ambito del Lucca Classica Music Festival e del Salone Internazionale del Libro di Torino, il volume verrà presentato a Martina Franca venerdì 4 novembre, alle ore 18, presso la Biblioteca Comunale.

SCHEDA DEL LIBRO

A organizzare l’evento è il Soroptimist Club di Martina Franca (del quale Daniela Rota è socia da molti anni), in collaborazione con il locale Presidio del Libro e con il patrocinio dell’Amministrazione Comunale.

Dopo i saluti della Presidente del Soroptimist Doranna Rinaldi, la responsabile del Presidio del Libro martinese Rosa Maria Messia dialogherà con Daniela Rota. Claudio Bossi, co-autore del volume nella parte riguardante la nave e il suo viaggio inaugurale, sarà presente in video.

La conversazione sarà corredata dalla proiezione di foto d’epoca e piacevolmente intervallata da un’antologia di brani tratti dal repertorio di bordo (valzer, ragtime, arie d’opera e d’operetta e prime canzonette commerciali) eseguiti al pianoforte da Massimiliano Conte.