La Basilica è patrimonio della città: per l’ottavario martiniano coinvolta tutta la vicaria – Lo Stradone

La Basilica è patrimonio della città: per l’ottavario martiniano coinvolta tutta la vicaria

San Martino è il santo della condivisione, il santo che ribadisce a tutti la necessità di promuovere i diritti e la dignità dei poveri. “Ecco qui Martino, il soldato romano che non è battezzato, egli mi ha vestito”, il celebre episodio del mantello restituisce un messaggio tanto semplice quanto estremamente carico di significato, al punto tale che lo stesso Papa Francesco è solito donare spesso ai capi di Stato e di governo una medaglia raffigurante il gesto di Martino con il mantello.

Il nuovo parroco della Basilica di San Martino, don Peppino Montanaro, in occasione delle celebrazioni martiniane ha deciso di coinvolgere tutta la vicaria martinese, affinché la Basilica sia patrimonio dell’intera città. Le diverse comunità parrocchiali della città si sono alternate ogni sera nelle celebrazioni e nell’animazione stessa della santa messa, seguiti da appuntamenti di preghiera e di adorazione.

Le celebrazioni dell’ottavario si erano aperte nella giornata della festa del 50esimo anniversario dell’Azione cattolica, con le iniziative collegate, seguite dall’offerta dell’olio ai santi patroni da parte del Corpo della Polizia locale di Martina Franca, e dalla messa celebrata dal vicario foraneo, don Francesco Imperiale, parroco della Madonna del Carmine, con il consueto rito della benedizione dei semi. Per tutto l’ottavario si sono avvicendati alla celebrazione don Diego Semeraro (parroco della Santa Famiglia), don Mimmo Sergio (parroco di Sant’Antonio), padre Paolo Lomartire (parroco di Cristo Re), don Piero Lodeserto (parroco di San Domenico), don Marco Morrone (parroco della Madonna della Sanità). A chiudere le celebrazioni la consegna del “Sigillo martiniano” alla Compagnia dei Carabinieri di Martina Franca, preceduta dalla messa celebrata da don Franco Semeraro, già parroco della Basilica di San Martino.

o.cri.