Cattivi Maestri 3.0 – Il futuro dell’Ospedaletto. Il progetto candidato a un finanziamento regionale – Lo Stradone

Cattivi Maestri 3.0 – Il futuro dell’Ospedaletto. Il progetto candidato a un finanziamento regionale

Cattivi Maestri, il percorso di partecipazione giovanile ideato e realizzato nell’estate 2021, è stato candidato nei giorni scorsi all’avviso regionale “Puglia Capitale Sociale 3.0”, misura finalizzata allo sviluppo della cittadinanza attiva e diretta a sostenere lo svolgimento di attività di interesse generale promosse da organizzazioni di volontariato, associazioni di promozione sociale e Fondazioni di terzo settore.

Il Progetto “Cattivi Maestri 3.0” è stato promosso dall’Aps Terra Terra (soggetto gestore dell’Ospedaletto) e vede come partner il Comune di Martina Franca e il Collettivo 080. La volontà è quella di replicare e contestualmente strutturare il bellissimo esperimento della scorsa estate nel corso del quale centinaia di giovani si sono resi protagonisti di un pezzo di città spesso visto come teatro di scontro generazionale, attraverso le passeggiate notturne alla scoperta delle ricchezze del centro storico e gli spettacoli teatrali gratuiti per gli under 30.

Ma non solo, grazie al progetto “Cattivi Maestri 3.0”, l’Ospedaletto, antico immobile del centro storico, potrà consolidare il suo ruolo di punto di riferimento per quei giovani professionisti e studenti che in questi anni lo hanno frequentato confortati dalle necessarie attrezzature.

Infatti, grazie al progetto Luoghi Comuni, ancora in corso, l’Ospedaletto ha puntato in questi anni a restituire alla comunità uno spazio pubblico a disposizione di chi avesse voglia di progettare, lavorare, studiare, condividere ed organizzare iniziative ed eventi. A tal proposito sono state attivate 7 stanze destinate come spazio coworking per professionisti e lavoratori in smart working, una sala riunione/meeting, una sala studio e uno spazio coffice (bar a servizio delle attività studio).

L’Ospedaletto è divenuto un contenitore dove poter lavorare in sicurezza, nonché un laboratorio per ripensare non solo il centro storico, ma l’intera Città, grazie a chi lo frequentano quotidianamente. Il luogo dove le diverse generazioni e realtà del territorio si sono incontrate e “contaminate” mettendo in comune idee per sviluppare contenuti culturali freschi e innovativi e nuove progettazioni. Tra queste: scuole; associazioni giovanili laiche e cattoliche; Fondazione Paolo Grassi; Pro-Loco; Arcallegra; Teatro vo cantando; Fondazione S. Girolamo Emiliani; Cooperativa S. Giuseppe; operatori commerciali; scrittori; registi; attori; musicisti; Parrocchie del centro storico; Congreghe e società di mutuo soccorso.