Anche il giorno di Ferragosto, incurante del caldo, è stato aperto al pubblico il piccolo museo delle tradizioni popolari pugliesi allestito presso l’associazione “Lavorincorso”, che da tre anni tiene alta la bandiera della cultura con Damiano Nicolella, martinese appassionato di folklore del nostro territorio. Una tavola contadina allestita con le tipiche ceramiche martinesi e grottagliesi, che ricordano il tempo che fu, ragazzi del Nord Italia che rimangono senza fiato ad ammirare dal terrazzo il panorama della Valle d’Itria e dei tetti di Martina vecchia sotto il sole di mezzogiorno, quando la città assume un aspetto magico sotto il sole di Puglia: tutto questo è il museo di Lavorincorso. Questi giorni di ferie il museo ha accolto i molti turisti che sono passati per il nostro incantevole centro storico e che si sono approcciati alla cultura della povera gente, ma ricca di fede e sacrificio. Grazie ai contributi economici dei visitatori (ricordiamo che il museo vive soltanto grazie a questi fondi), è stato possibile ampliare la collezione di immaginette, stampe e cartoline sacre al primo piano, esponendo altri pezzi finora inediti, e accrescere la mostra fotografica sulla Puglia degli anni Cinquanta al secondo piano, per ricordare le nostre radici. Per il prossimo inverno – dice Damiano Nicolella – l’idea è di aprire alle scuole e a gruppi di visitatori.

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