Riportiamo di seguito parte del comunicato stampa dell’UAAR l’unione degli atei e degli agnostici razionalisti italiani.

“L’UAAR da una parte si dichiara soddisfatta del dibattito che si è creato nella città grazie al sasso lanciato nello stagno con il proprio esposto del 18 giugno, ma nello stesso tempo, l’unione degli atei e degli agnostici razionalisti italiani, che per statuto è associazione apartitica e svincolata da ogni appartenenza ideologica, non ha alcuna intenzione di ridurre la vicenda ad una sorta di referendum ideologico pro o contro gli imprenditori Cassano, e questo perché sono stati posti problemi di ben altro livello.
E’ infatti da evidenziare ancora una volta la totale mancanza di risposte da parte di chi aveva l’obbligo di parlare e chiarire, a cominciare dall’Amministrazione Comunale con il Sindaco dott. Franco Palazzo in testa.
I quesiti da noi posti – si legge nella nota – riguardanti la laicità dell’azione amministrativa, la imparzialità e il rispetto dovuto a coloro che non appartengono ad una determinata fede religiosa, il rispetto del principio di legalità e delle più elementari regole di trasparenza dell’attività amministrativa, la partecipazione dei cittadini nell’adozione delle iniziative sono le questioni ancora rimaste senza alcuna risposta.
Invitiamo – conclude la nota – le forze politiche presenti sul territorio, i consiglieri regionali e comunali, gli opinionisti ed intellettuali e le associazioni che hanno mostrato di interessarsi al bene pubblico, a non ridurre i loro interventi a questioni personali fuorvianti, essendo nell’interesse di tutti invitare anch’essi il Sindaco della Città a rispondere sugli aspetti di principio dell’intera vicenda.