Alle finali scudetto di Cercola non c’era, perché impegnato con un’altra competizione iridata: quella dedicata alla categoria professionale di cui fa parte, gli avvocati. Nonostante questo, però, l’attuale direttore sportivo del Real, Luca Sardella, ha seguito le gare che hanno portato allo straordinario terzo tricolore conquistato dalle ragazze di Tony Marzella. La sua storia con lo Statte inizia 6 anni fa e definirlo un quadrifoglio per le rossoblù può essere riduttivo. Perché? Dal suo arrivo le Marzelline hanno cominiciato a mietere un successo dietro l’altro. E non c’è nessuna voglia di fermarsi.
Come inizia la sua esperienza con il Real Statte?
“Avevo da poco lasciato il calcio a 11 e il mister Marzella mi chiamò per coinvolgermi e dare una mano ad allenare i portieri, considerato che nel calcio ricopro questo ruolo. E’ stato un anno indimenticabile, perché la mia prima esperienza in questa disciplina coincise con il primo scudetto della Real Statte. Da quell’anno sono arrivati tanti trofei, una serie impressionante, soprattutto in ambito nazionale”.
Alle finali di Cercola lei non ha potuto esserci, era impegnato con le finali nazionali degli avvocati. Ma questo non le ha impedito di seguire la straordinaria impresa delle ragazze, tornate a Taranto con il tricolore. Conferma?
“Certo, ho seguito tutte le partite delle ragazze. Si sono rese protagoniste di un’impresa unica, mi sono emozionato con loro davanti al teleschermo. Io ero impegnato nelle finali scudetto degli avvocati, ma i miei pensieri erano spesso a Cercola”.
Lei è un portiere molto apprezzato, nel suo palmares compaiono bei traguardi, basta vedere la C2 conquistata a Martina. Come mai la scelta di dedicarsi al calcio a 5?
“Quando mi chiamò il mister non ci pensai due volte ad accettare. L’amicizia che mi lega a Tony è molto forte, c’erano tutti i requisiti per accettare. E’ questo il motivo principale, e poi il calcio a 5 è una bella disciplina”.
Adesso parliamo delle sue colleghe. In passato ha ricoperto l’incarico di allenatore dei portieri, ed anche attualmente non perde l’occasione di farlo. Cosa ci dice di Valentina Margarito? Nel suo ruolo sembra avere poche rivali in tutto lo stivale.
“Ti confesso candidamente che ho visto parecchi portieri e Valentina ha delle doti fuori dal comune. Rimango stupito dalla sua immensa bravura, pur non mettendo in secondo piano la bontà di tutto il parco portieri a nostra disposizione. Ma Valentina ha reattività ed istinto fuori dal comune, qualcosa d’impressionante. E’ molto vicina agli standard degli uomini, questo lo posso garantire. E’ davvero un piacere vederla all’opera”.
Domanda del suo ramo. Il Real Statte, anche grazie ai suoi uffici, ha ingaggiato Daiana Bianco, giocatrice importante voluta da mister Marzella. E’ difficile fare mercato nel calcio a 5 femminile?
“Molto difficile. Rispetto ai ragazzi, la cerchia delle calcettiste è molto più ristretta e poi trovare ragazze all’altezza del Real Statte non è per niente facile. Prima di poter procedere all’ingaggio bisogna valutare diversi elementi, non solo di natura tecnica-tattica. Bisogna vedere se, prima di tutto, l’atleta abbia i requisiti umani, cosa che considero fondamentale, e poi un sacco di altri fattori”.
Ovvero?
“Capita di individuare un elemento valido che gioca in una città distante da Statte, e quindi bisogna vedere se la ragazza è disposta a spostarsi. E poi bisogna considerare se la giocatrice in questione lavora o va a scuola. Una serie di circostanze particolari da ponderare e valutare con la dovuta attenzione”.
Quali giocatrici apprezza in particolar modo nel panorama del calcio a 5 femminile?
“In primis dico sicuramente le nostre ragazze. Poi apprezzo molto Pomposelli della Virtus Roma, che ho avuto modo di vedere anche di recente in un torneo a Torre dell’Orso, qui in Puglia. E’ una giocatrice molto duttile in possesso di requisiti tecnici importanti. E poi dico Mannavola, tarantina doc, che gioca nel Pescara”.
Se arrivasse anche la Coppa Italia si aprirebbero le porte dell’immortalità per queste ragazze. La squadra è pronta ad entrare, ancora una volta, nella storia di questa disciplina?
“Assolutamente si. L’avevo detto anche in una trasmissione durante le partite della Fase nazionale, queste ragazze hanno tutte le carte in regola per conquistare la Coppa Italia ed entrare, per l’ennesima volta, nella storia di questa disciplina. Vedo concentrazione, voglia di far bene e, soprattutto, tanta voglia di vincere ancora”.