L’uomo, la donna e i pregiudizi – Lo Stradone

L’uomo, la donna e i pregiudizi

La battaglia contro la violenza alle donne comincia sui banchi di scuola, con un insegnamento che la smetta di tramandare luoghi comuni che inchiodano maschi e femmine a stereotipi, che ignora quanto l’altra metà del cielo ha fatto in tutti campi, dalla storia alle letteratura passando per l’astronomia. La vicepresidente del Senato, Valeria Fedeli, ne è convinta tanto che ha presentato un disegno di legge per introdurre nelle scuole e nelle università l’educazione di genere.

Alle scuole elementari i libri parlano di bambine che cucinano o cullano le bambole e maschietti che giocano con le costruzioni, inchiodati a stereotipi e luoghi comuni di fronte a una grammatica dei sentimenti sbagliata che si chiude come una gabbia, perché esclude la complessità di ogni essere.
Per Virginia Wolf: “Se le donne e gli uomini devono liberarsi dagli stereotipi, bisogna che imparino a parlare liberamente, perché la paura e la rabbia impediscono una vera libertà tra le pareti domestiche ma anche nella vita pubblica e possono generare guerre”.

L’associazione Sud Est Donne di Martina Franca, dopo l’evento “One Billion Rising” svoltasi lo scorso 14 febbraio scorso in Piazza Maria Immacolata, vuole tenere alta l’attenzione sull’argomento e propone un nuovo appuntamento pubblico dal titolo “Le rappresentazioni del maschile e del femminile – Tra stereotipi di genere e prove di dialogo”.

L’obiettivo è quello di affrontare gli stereotipi di genere e mettere in discussione i pregiudizi che ci appartengono in ogni area della vita: familiare, educativa, sociale, lavorativa, giuridica, assieme a Tiziana Mangarella (sociologa, co-curatrice e autrice del libro “Di che genere sei?”) e alla coordinatrice del Centro antiviolenza “Rompiamo il silenzio”, Angela Lacitignola.

Prove di dialogo quindi, che conducono dalla definizione stereotipata di sé alla possibilità di ‘scoprirsi’ comprendendo la propria complessità.

o.cri.