Neve. PD: “La risposta del Sindaco è stata quella di risolvere” – Lo Stradone

Neve. PD: “La risposta del Sindaco è stata quella di risolvere”

“La strumentalizzazione avvenuta in questi giorni sul disagio neve, che si vuole ricordare è un evento eccezionale, è stata quanto mai becera e barbara perché perpetrata ancora con l’emergenza in corso”. È il testo di una nota a firma della segreteria, del direttivo, del Gruppo Consiliare PD e dei Giovani Democratici
Del Partito Democratico di Martina Franca.
Di seguito la nota stampa:

La segreteria e il direttivo del PD, i Consiglieri Comunali del PD e i Giovani Democratici esprimono profonda amarezza per le dichiarazioni politiche rese dalle opposizioni consiliari e ancor di più da un deputato della Repubblica Italiana che, aizzando l’opinione pubblica quando ancora la situazione era delicata e gli addetti ai lavori erano all’opera, hanno evidenziato un comportamento vile e disfattista, tipico di un centro destra unito solo per distruggere e non certamente capace di controbattere su tematiche politiche concrete.

I casi di emergenza dovrebbero essere affrontati con senso di responsabilità da tutti senza guardare il colore politico dell’amministrazione, quando si vuole veramente il bene comune, invitando gli stessi cittadini alla collaborazione, invece di fomentarli contro le istituzioni sui social con un linguaggio spesso offensivo oltreché di cattivissimo gusto.
Lo sciacallaggio politico fa male a tutte le istituzioni che, ad ogni livello, ogni giorno, tentano di amministrare per il bene comune.

Non accettiamo lezioni di politica dall’opposizione, che, invece di agire con senso di responsabilità, era preoccupata nell’organizzare finte conferenze stampa (in cui le domande erano vietate, sic!) per chiedere dimissioni e dare informazioni false. Conferenza a cui hanno partecipato anche i due consiglieri provinciali di Martina che avrebbero fatto, invece, meglio a preoccuparsi di assolvere alle funzioni del proprio Ente, visto che, proprio in quelle ore, il Comune si faceva carico di sopperire alle deficienze della Provincia.

Contrariamente a quanto affermato, invece, la risposta del Sindaco all’emergenza è stata quella di risolvere, nel minor tempo possibile, le emergenze che si manifestavano: quelle di carattere sanitario, garantendo l’attività di assistenza ai malati dializzati, cardiopatici e oncologici, assistenza all’ambulanza del 118 per i vari interventi e alle forze dell’ordine che avevano difficoltà a utilizzare i propri mezzi; regolare distribuzione dei pasti alle persone anziane sia al Centro Polivalente che a livello domiciliare; risposta alle segnalazioni dei cittadini che soprattutto nell’agro stavano vivendo situazioni di disagio; adeguata assistenza all’ENEL nella risoluzione delle numerosissime segnalazioni di guasto a causa della caduta degli alberi sui tralicci; celere ripresa di servizi pubblici essenziali.
La prova di tutto questo sono le relazioni fornite dalle diverse istituzioni come i Carabinieri, la Polizia di Stato, l’Aereonautica Militare e dalle altre istituzioni presenti nel COC che evidenziano, senza ombra di dubbio, l’attività e il lavoro svolto in queste giornate.

Certo, non sempre la risposta è stata immediatamente risolutiva, per una serie di cause oggettive e di forza maggiore, come la difficoltà di reperire mezzi idonei a fronteggiare situazioni di questo tipo e di raggiungere e proteggere un’area vastissima, come quella martinese.
Sicuramente molte cose dovranno migliorare nella macchina organizzativa della protezione civile comunale, ma vista magnitudo ed ampiezza del fenomeno, non possiamo che essere soddisfatti dell’operato dell’amministrazione e grati al Sindaco, Franco Ancona, per quello che ha fatto.

Dobbiamo mettere a frutto l’esperienza fatta in questi giorni e organizzare unità di crisi all’altezza di ogni situazione. Adesso vogliamo solamente ringraziare tutti coloro che si sono impegnati in questi giorni: persone che non meritano le accuse e le bugie che gli sono state riversate e che, a differenza di altri, hanno preferito rimboccarsi le maniche e lavorare.