Bello risponde a SEL: “In due anni ho sempre mantenuto un profilo basso” – Lo Stradone

Bello risponde a SEL: “In due anni ho sempre mantenuto un profilo basso”

Il Consigliere Comunale Piero Bello di Forza Italia risponde alla nota stampa di SEL con quest’altra nota di cui si riportano solo alcuni stralci:

Prima di tutto però voglio ringraziare personalmente tutte le forze dell’ordine che si sono adoperate allo spasimo e tutti i cittadini Martinesi che hanno sopperito alle inefficienze di un’amministrazione che, non lo dimenticare, contribuisci a mantenere in piedi.
Invece di continuare a nascondervi dietro le chiacchiere, Vi invito vivamente a chiedere scusa a tutti i cittadini compreso coloro i quali per andare a pagare la TASI per i servizi invisibili si spaccano la schiena dalla mattina alla sera.
Io non ho nemmeno il tempo di sedermi al fiume per aspettare di vedere e soprattutto non voglio vedere nessuno, voglio solo ringraziare il cielo che la neve sia durata solo un giorno e mi chiedo se avessimo dovuto fronteggiare l’emergenza di Peschici che fine avremmo fatto? Sul concorso pubblico, in cui anziché assumere uno ne avete assunti 24, lasciando a casa tutti quei poveri ragazzi che non ne sapevano niente, avevi perso la lingua? Su quello dovrebbe abbattersi una bufera. In Consiglio tutte le proposte portate dall’opposizione vengono rispedite al mittente da ben tre anni …o messe a prendere polvere sugli scaffali, vedi da ultimo la proposta di asfaltare con urgenza via Guicciardini, Via Ruggieri, via Chiarelli, Rione Sanità, strade bisognevoli di interventi urgenti per le condizioni disastrate e per la concentrazione altissima di persone che ci vivono. Un ultima cosa: non aspettare il piano di rigenerazione urbana per vedere come fronteggiare le emergenze se no ci ritroveremo di nuovo nel caos. Quel piano è la più grande burla degli ultimi venti anni e intanto nell’immediato quello che puoi fare è preoccuparti di tutte quelle imprese edili che grazie ad un ufficio urbanistico, che dorme come un ciocco, continuano a chiudere e licenziare fatti non chiacchiere.