BAGNAIA (Siena) – «In Italia oggettivamente non vedo un problema di libertà di stampa, francamente mi sembra infondato dire questo». Ne è convinto il presidente della Camera, Gianfranco Fini. «Semmai – ha aggiunto nel corso del convegno “Crescere tra le righe”, promosso a Bagnaia dall’Osservatorio parlamentare giovani-editori – il problema è che tra le tante anomalie della nostra società, con pochissime eccezioni come il gruppo Riffeser Monti, non c’è l’editore puro, e quindi ci possono essere dei condizionamenti, che è tutt’altro che un bavaglio alla libertà o censura». Per Fini ‘il problema è la proprietà dei giornali e gli assetti che quelle proprietà vogliono dare, a partire dalle direzioni dei giornali».
«DIRANNO CHE SONO DI SINISTRA» – Il numero uno di Montecitorio è stato protagonista anche di un siparietto con l’altro big della politica ospite del convegno, l’ex premier Massimo D’Alema. «Condivido quello che dice D’Alema sulla stampa e l’informazione – ha commentato Fini – . Così qualcuno dirà che sono sempre più di sinistra. Ma magari qualcuno si deve chiedere se D’Alema non sia di destra…».
«C’E’ UN PROBLEMA DI EQUILIBRIO» – Massimo D’Alema, dal canto suo, ha contestato l’eccesso di gossip presente nei media («ce n’è cos’ tanto, se ne può fare anche a meno») e ha parlato, relativamente alla situazione dell’informazione in Italia, di «un problema serio di equilibrio». E questo perché «non c’è dubbio che c’è un enorme potere nelle mani di una persona», ovvero il premier Berlusconi. D’ALema ha aggiunto che per quanto lo riguarda ha deciso da un pò di tempo di mettere da parte il proverbiale sarcasmo nei confronti dei giornalisti che lo ha accompagnato negli anni: «La situazione è talmente preoccupante che non ce lo possiamo permettere di polemizzare con i giornalisti, ho smesso da un pò di tempo…».