E’ stato un successo il corso base di “ Radiologia clinica in riabilitazione” realizzato dall’Asfom (Associazione Studi Formativi in Osteopatia Medica) di Taranto presso la Fondazione San Raffele Cittadella della Carità.
Il corso, codificato all’interno della scuola di osteopatia, della quale sono referenti il presidente dr. Ciro Zizzo ed il vice-presidente dott.ssa Roberta Passantino, si è caratterizzato per la scientificità della sua strutturazione, unita ad una notevole capacità didattica del relatore, il dr. Jeanne Pierre Hispà. “ L’obiettivo della scuola – sottolinea il dr Zizzo – è quello di formare gli studenti ad eseguire manipolazioni in maniera scientifica. In quest’ottica si inserisce questo seminario, che vuole insegnare agli studenti ad acquisire una capacità di lettura della base radiologica. Nostro obiettivo è far sì che l’osteopata possa sempre più e sempre meglio collaborare con fisiatri, ortopedici, odontoiatri, fisioterapisti. Il principio base infatti dell’osteopatia è quello di ridare la mobilità alla persona, quando questa viene a mancare. Tutti gli organi hanno una loro mobilità, legata sia alla respirazione diaframmatica che alla respirazione cranio-sacrale, il movimento cioè legato alla contrazione del cervello che attraverso la dura madre passa dal cranio fino all’osso sacro. Questo dà mobilità agli organi e molte disfunzioni, molte algie sono legate alla riduzione della mobilità a livello vertebrale e a livello degli organi. “
Il corso, arricchito dalle relazioni del dr. Pierguido Conte, Direttore della Struttura Complessa di Medicina Fisica e Riabilitazione Ospedale SS. Annunziata, e del dr. Michele Maiorano, dell’Unità Operativa di Diagnostica per Immagini ed Interventistica dell’Ospedale civile Lorenzo Bonomo di Andria, ha visto la relazione del dr. Hispà, docente alla Scuola di osteopatia di Roma, suddivisa in dieci unità didattiche, caratterizzate dall’alternanza tra la parte teorica e quella pratica. Da 20 anni Hispà cerca di integrare l’osteopatia con la medicina classica, attraverso l’acquisizione di elevate competenze, e studi di validazione.
“Si rivolge all’osteopata – sottolinea Hispà – chi soffre di artrosi, di lombalgia, di dolore cervicale, di tutti quei dolori che afferiscono all’apparato locomotorio. Anche pazienti depressi, stanchi, trovano aiuto nella branca. Ovviamente si parla di aiuto al paziente e di compresenza con altre terapie, in una visione olistica del paziente. “