Gli effetti degli incentivi alla rottamazione entrati in vigore l’11 febbraio scorso incominciano a farsi sentire. La buona notizia arriva indirettamente dal Gruppo Fiat ha deciso di sospendere il ricorso alla cassa integrazione programmata in marzo per 8.200 operai addetti alle catene di montaggio che ora devono far fronte all’aumento degli ordini pervenuti per la Grande Punto e degli altri modelli di dimensioni medio piccole.
La best seller di casa Fiat vede interessate dagli incentivi statali 3 delle 4 versioni a benzina, tutte le versioni a gasolio e soprattutto la Grande Punto Natural Power alimentata metano, le cui emissioni di CO2 inferiori a 120 g/km.
La ripresa delle vendite interessa anche Lancia Ypsilon e Alfa MiTo, entrambe con una gamma diesel rientrante nei parametri degli incentivi, oltre alla Fiat Multipla a metano. I sindacati, immediatamente avvertiti dal gruppo torinese del ritorno inaspettato alle linee di montaggio, hanno definito “incoraggiante” questo primo, parziale, abbandono dei cosiddetti ammortizzatori sociali in favore di una busta paga piena che non si vedeva a Torino dall’estate.
Lo stabilimento Mirafiori ha già cancellato lo stop produttivo previsto per la settimana che va dal 23 febbraio al 1° marzo per la linea MiTo e dal 9 al 5 marzo per le linee MiTo e Multipla, per la felicità di 1.600 lavoratori. Situazione positiva anche a Melfi, dove i 5.200 operai occupati sulla linea della Lancia Ypsilon lavoreranno a pieno regime per tutto il mese di marzo e a Termini Imerese, dove 1.500 tute blu addette all’assemblaggio della Grande Punto potranno evitare la settimana di cassa integrazione prevista per il mese prossimo.
Fonte: Omniauto