Nucci: passione da collezionista e amore per Martina – Lo Stradone

Nucci: passione da collezionista e amore per Martina

“Sono nato in Belgio e lì ho trascorso i miei primi dodici anni di vita insieme alla mia famiglia, i miei genitori erano emigranti. Poi è successo che mi sono innamorato di Martina”. È questa la confessione di Donato Nucci. Un grande amore per la città della Valle d’Itria, una grande passione per il collezionismo e la documentazione di rilevanza storica relativa alla città di Martina. Cartoline, libri opuscoli, atti civili, materiale fotografico, carta ingiallita che sarebbe andata perduta e che oggi rappresenta un significativo patrimonio storico.
Nel 2004 parte del suo lavoro trova pubblicazione nell’opera edita dalla Nuova Editrice Apulia dal titolo “Martina Franca in cartolina” del Prof. Piero Marinò, da sempre studioso della storia di Martina Franca.
“In occasione dei solenni festeggiamenti per il settimo centenario del riconoscimento istituzionale del Casale della Franca Martina – ha detto Donato Nucci – ho voluto omaggiare la mia città con una pubblicazione unica in tiratura limitata”.
“Le cartoline di Martina Franca”, questo il titolo della sua raccolta artistica contenente 10 raffigurazioni di scorci della città edite come cartoline, ma inedite in alcuna altra pubblicazione, ormai divenute introvabili, un pezzo di storia e di architettura della famosa in tutto il mondo “Città del Festival”. La cartolina più antica della raccolta risale addirittura al 1902, mentre la più recente al 1941. Il tutto con il prezioso commento frutto delle ricerche storiografiche dell’infaticabile Piero Marinò e alla realizzazione artistica e grafica di Piero Narcisi.
La collezione ripercorre la storia di alcuni scorci tra i più belli della città, raccontando la storia della sua gente e dei suoi cittadini, assieme alle modificazioni subite nel corso del tempo.
“Continuerò il mio impegno finché la mia passione e il mio amore per la mia terra non saranno finiti – ha promesso Nucci – ho già iniziato a lavorare alla prossima collezione”.

Ottavio Cristofaro