Si è conclusa la tre giorni della sagra dell’arrosto – Lo Stradone

Si è conclusa la tre giorni della sagra dell’arrosto

9 macellai, 12 quintali di carne, più di 30 espositori per oltre 20.000 presenze: sono questi i numeri comunicati dagli organizzatori della manifestazione “La Sagra dell’Arrosto”, un evento che si è svolto lo scorso fine settimana, organizzato da Angelo Gianfrate, dall’associazione “Palcorama”, in collaborazione con “Decomobili”, sponsor ufficiale dell’evento.

Il Nuovo Foro Boario della città di Martina Franca è stato, per tre giorni, la cornice ideale dove produttori selezionati hanno omaggiato i visitatori con assaggi di eccellenti oli, vini, formaggi e, soprattutto, carne. Un vero e proprio “viaggio nel cibo” allietato da band che hanno trascinato, in zona Ortolini, un pubblico appartenente a tutte le fasce d’età.

Se nelle prime due serate, infatti, il pubblico è stato prevalentemente giovanile grazie all’esibizione delle cover band più gettonate del momento (si sono esibiti venerdì “Non solo zero”, cover di Renato Zero, e “Vasconnessi”, cover di Vasco Rossi; mentre sabato “Libera nos a malo”, cover di Ligabue, e “White Queen”, tribute Queen), l’ultima sera la prevalenza di pubblico è stata di famiglie grazie alle mascotte di Walt Disney e all’esibizione della “Nazionale acrobatica pizzaioli”. Successo ha riscosso anche il musical del regista martinese Claudio Russano.

“Non possiamo che essere soddisfatti – ha commentato Marcello Leva al termine dell’ultima serata – dell’esito della manifestazione. C’è stato un continuo via vai di gente, oltre 20.000 persone si sono alternate nelle tre serate, un pubblico variegato ha affollato la struttura del nuovo foro boario: ciò vuol dire che siamo riusciti ad accontentare tutte le fasce d’età”.

La tre giorni dedicata all’enogastronomia e ai prodotti tipici martinesi, ha chiuso i battenti domenica, 31 ottobre, registrando entusiasmo, oltre che dagli organizzatori e dagli espositori, anche da parte di tutti coloro che sono accorsi dall’intera Regione per assaporare l’arrosto della regina della Valle d’Itria.