L’Udc a braccetto con Palazzo: cosa è cambiato? – Lo Stradone

L’Udc a braccetto con Palazzo: cosa è cambiato?

Palazzo è salvo. Approvata la surroga del consigliere Vincenzo Montanaro e gli equilibri di bilancio. Per quel che riguarda l’ingresso di Montanaro, il provvedimento passa con 20 voti favorevoli: anche quest’ultimo ha dichiarato ieri in una nota il suo ingresso nel partito dell’Udc. Per gli equilibri di bilancio, scadeva ieri il termine ultimo per l’approvazione da parte del Consiglio, pena lo scioglimento e la nomina del Commissario prefettizio, che avrebbe potuto mettere fine a questa esperienza amministrativa. Dopo il secco “no grazie” del capogruppo Udc, Paolo D’Arcangelo, all’invito di Palazzo di aprire un dialogo, nel corso dell’ultima seduta, il partito di Casini cambia idea e dall’opposizione passa in maggioranza. “L’Udc era e sarà all’opposizione” aveva detto lo stesso D’Arcangelo solo tre giorni fa. L’azzeramento delle deleghe assessorili di venerdi scorso aveva già fatto capire quali fossero i termini di questo “rilancio qualitativo” richiesto dall’Udc e appoggiato da Palazzo. In molti oggi chiedono di più, dovrebbe infatti essere questione di ore il provvedimento di azzeramento, non solo delle deleghe agli assessori, ma dell’intera giunta. Il tutto dovrebbe portare alla nomina del quinto esecutivo Palazzo, in poco più di soli due anni. Una giunta che da un paio di settimane aveva visto l’ingresso del consigliere comunale Pino Semeraro, il quale oggi potrebbe non essere riconfermato e trovarsi definitivamente fuori da ogni gioco politico, come avvenne allo stesso Martino Miali. Paolo D’Arcangelo nel suo intervento sostiene che “l’inesistenza di debiti fuori bilancio e la conseguente permanenza degli equilibri generali non avrebbe potuto portare allo scioglimento del consiglio. Dalle parole si passi ai fatti. Dopo l’azzeramento delle deleghe adesso l’azzeramento degli incarichi assessorili, il contenimento delle spese della politica e la riduzione della Tarsu”. Ieri si è parlato davvero di tutto, ma dell’ annunciato rilancio qualitativo nemmeno l’ombra in lontananza. “Faresti bene a dimetterti”, ha detto al sindaco il consigliere del PD Giandomenico Bruni, ricordando che non basta aver fatto finta di dimettersi qualche mese fa, per sentirsi legittimato a governare. Un’amministrazione che non ha mai avuto una maggioranza, e che “non ha mai votato gli indirizzi di programma”, come ha ricordato il consigliere Anania Chiarelli, ma che invece abbonda in fatto di Giunte, nomine di dirigenti e staffisti. Persino il PdL sembra essere ben lontano dalle posizioni e dalle scelte di Palazzo. Illuminante l’intervento del consigliere Michele Marraffa, il quale ha più volte espresso le sue perplessità su questo modo di amministrare, pur nel rispetto delle scelte di partito e dei suoi elettori che scelsero le allora liste di Forza Italia e Alleanza Nazionale, proprio per guidare la città. “Sindaco non farti ricattare mai da nessuno e non svendere questa amministrazione”, queste le parole di Michele Marraffa, il quale continua e si domanda: “se alcuni consiglieri oggi sono in maggioranza, dove stavano un anno fa?”. Ma Marraffa ricorda anche di “non aver mai messo alcuna condizione a questa amministrazione – che lo aveva visto sfiduciato dalla carica di consigliere comunale e – che oggi deve ritrovarsi a governare assieme a coloro che votarono quel provvedimento”. Un provvedimento che gli allora firmatari, dissero non essere di carattere personale nei confronti dello stesso Marraffa, ma politico per quella situazione amministrativa che si era andata a disegnare. Il riferimento è evidentemente nei confronti di quegli stessi consiglieri che dichiaratisi contrari all’approvazione del bilancio, si ritrovano oggi a votare favorevolmente all’approvazione degli equilibri, tutto ciò “nel bene della città”, come da questi affermato. Per i nostri lettori e per i concittadini di questa amata terra di Valle d’Itria ben pochi benefici verranno fuori dal passaggio in maggioranza o in opposizione di questo o quest’altro partito. La cosa davvero certa è che si è perso l’ultimo treno utile per mandare a casa questa amministrazione. Non sappiamo se questo rappresenti un bene o un male per Martina, visto che non esiste nessun’altra possibile alternativa. Oggi con assoluta certezza possiamo dire che questo è davvero il migliore dei mondi possibili, non fosse altro per il fatto che rappresenta l’unico a nostra disposizione. Nostro malgrado!

Ottavio Cristofaro