“Il valore della legalità”, questa sera se ne discute a Taranto – Lo Stradone

“Il valore della legalità”, questa sera se ne discute a Taranto

– TARANTO – L’Assessorato alle Attività Culturali e Pubblica Istruzione del Comune di Taranto insieme con i Lions Club Taranto Aragonese, Lions Club Taranto Poseidon, Lions Club Taranto Città dei due mari, Lions Club Taranto San Cataldo con la collaborazione dell’”Osservatorio Regionale sulla Legalità”, organizzano per Martedì 05 Maggio ore 19,30 presso il Salone degli Specchi Palazzo di Città – Taranto, il Meeting Interclubs “Il valore della Legalità – Mafia un fenomeno senza confini”. Al dibattito, oltre ai saluti di tutti i Presidenti dei Lions Club Città di Taranto, interverranno, l’Assessore alla Pubblica Istruzione ed Università Comune di Taranto Avv. Paolo Ciocia, il Criminalista e Docente di Scienze Criminologiche Applicate Michele Cagnazzo, nonché autore del libro “Mafia una guerra senza confini”, il Deputato Parlamentare e Comp.te Comm.ne Cultura ed Istruzione Pierfelice Zazzera, il Presidente del Tribunale di Taranto Antonio Morelli, il Sindaco della Città di Taranto Ippazio Stefano.
Modera Salvatore Catapano (Giornalista RAI).
L’incontro sarà l’occasione per trasmettere che la lotta alle logiche mafiose deve coinvolgere e trovare protagonista l’intera società italiana, sia nelle sue istituzioni che nella più vasta società civile. In questo contesto, il dibattito sarà finalizzato all’approfondimento delle tematiche intorno al problema mafia, offrendo un elemento informativo aggiornato, utile specialmente alle generazioni più giovani, come momento di riflessione sui nostri percorsi umani. Ed è proprio ai giovani che si chiede continuità in questa lotta, perché su questo campo si gioca il loro futuro, affinché il coraggio, la voglia di libertà, il desiderio di giustizia invada la loro anima, perché un futuro senza mafia è ancora possibile. Infatti il libro-inchiesta di Michele Cagnazzo che si è aggiunto nelle ultime settimane alla lunga lista di successi editoriali, è lo sfogo serrato di chi non può tacere quello che sa, richiamando a gran voce l’urgenza di un’antimafia che non ha più tempo per le mediazioni, i compromessi, le polemiche sterili. Un libro che ristabilisce determinate verità, perforando il sudario di un’informazione serva e di una disinformazione organizzata, in cui l’autore ci mette la faccia e si sporca le mani nell’affermare che non bisogna presupporre una diversità tra la mafia ed altri poteri, spesso i confini si confondono. Indicando a tutti la strada da percorrere per battere quella che ritiene l’espressione più pericolosa di questo fenomeno: i circuiti che alimentano la “mentalità” mafiosa.