Sì al nuovo ospedale. Ma è battaglia sulla sede – Lo Stradone

Sì al nuovo ospedale. Ma è battaglia sulla sede

MARTINA F. – Il nuovo ospedale si farà. Lo prevede il piano sanitario regionale. “Attingeremo ai finanziamenti disponibili per l’edilizia sanitaria oppure alla finanza di progetto” dichiara Alberto Tedesco, assessore regionale alla Sanità. “Costerà tra i sessanta e i settanta milioni di euro”. Una questione importante è capire i tempi di realizzazione non soltanto tecnici, ma anche burocratici. “Alla Regione compete valutare e decidere i canali di finanziamento. Il Comune deve invece individuare e comunicarci, d’intesa con la Asl, il suolo dove intende che sorga la struttura. Se queste rispettive decisioni vengono prese entro la primavera e si parte con la fase attuativa, l’ospedale può essere operativo entro tre, quattro anni”. Intanto però a Martina si affilano le baionette. Il consigliere regionale Donato Pentassuglia, Pd, ha ieri denunciato in una conferenza stampa i ritardi del Comune nelle pratiche per la nuova sede del distretto socio sanitario. “È previsto uno stanziamento di tre milioni di euro dal Fondo europeo di sviluppo regionale. Il Comune, però, rischia di perderlo così come è avvenuto per altri stanziamenti. Tutti i comuni coinvolti dalla Regione in pratiche analoghe hanno risposto mentre da Martina è arrivata una lettera interlocutoria”. Pentassuglia ritiene la questione agli sgoccioli: “Entro giovedì il Comune deve sottoscrivere con la Asl l’apposita convenzione chiarendo il suolo o l’immobile che mette a disposizione per realizzare o dislocare la sede del distretto”. Il sindaco, però, smentisce: “Non è vero niente. Evidentemente è iniziata la campagna elettorale. Noi siamo in contatto con la Asl e abbiamo indicato sia un suolo sia un immobile, la stazione ippica di via Cisternino”. Allora il fondo non si perde, come è avvenuto per altri finanziamenti in passato? “Per quello che ci riguarda, no. La Asl ha preso contatto con il dirigente al patrimonio, Nino Simeo-ne, e deve mandarci il tecnico per il sopralluogo che dovrà stabilire qual è la soluzione migliore”.

Pietro Andrea Annicelli
Fonte: Tarantosera