Stefano Caroli e Francesco Carriero otterranno il riconoscimento delle “tre fette” del Gambero Rosso al loro capocollo – Lo Stradone

Stefano Caroli e Francesco Carriero otterranno il riconoscimento delle “tre fette” del Gambero Rosso al loro capocollo

Ore di trepidante attesa quelle di due concittadini che domenica prossima riceveranno a Roma il premio più ambito del Gambero Rosso quale premio della loro abilità nell’aver saputo preparare il miglior capocollo italiano in assoluto.

A Roma, domenica appunto, Stefano Caroli e Francesco Carriero otterranno la più grossa gratificazione del Gambero Rosso con il riconoscimento delle “tre fette” riservato dal Gambero Rosso al loro capocollo inserito nella guida come il migliore in assoluto della graduatoria nella Guida Italian Food 2023 e Guida dei Salumi.

L’evento nel corso del Top Italian Food and Wine 2022 che si svolgerà a Roma nel Salone dei Grandi Eventi della Nuvola, dove ci sarà la premiazione e la presentazione della Guida Top Italian Food 2023 e Guida dei Salumi d’Italia 2022 con la partecipazione dei produttori operanti nel settore, rappresentanti delle istituzioni e della stampa specializzata.
Un riconoscimento davvero prestigioso per il capocollo martinese prodotto nell’omonimo salumificio della Valle d’Itria che fa onore e gratifica gli operatori del settore impegnati da diverse generazioni a difendere e promuovere la qualità dei nostri prodotti.

“Sarà l’occasione buona – aggiunge Carriero – per presentare ai competentissimi convenuti, nel corso della Cena Talent del Gambero Rosso,oltre ovviamente al capocollo martinese, i nostri ultimissimi prodotti che cerchiamo di salvare nella tradizione delle nostre popolazioni: il salame dolce e quello di suino nero, entrambi affumicati, prodotti con carni di suino 100/100 italiano con aggiunta di sale, pepe nero, vino cotto di uva destrosio e antiossidanti, nonché del salame culanina e del cosiddetto salame povero, ‘a lannugghie’ realizzato con gli scarti meno pregiati di lavorazione delle carni, nel rispetto delle antiche regole che volevano che delle carni del suino cresciuto nelle case dei nostri progenitori utilizzata ogni parte, senza nessuno spreco”.