“Spatriati” è il romanzo della consacrazione, ecco perchè Desiati è tra i favoriti al Premio Strega – Lo Stradone

“Spatriati” è il romanzo della consacrazione, ecco perchè Desiati è tra i favoriti al Premio Strega

Mario Desiati

A distanza di 11 anni Mario Desiati ci riprova. Era il 2011 quando con il romanzo Ternitti (Mondadori) entrò nella cinquina del Premio Strega. In quell’occasione, dopo l’illusione della prima votazione, che lo vedeva ad un passo dal gradino più alto dei cinque finalisti, si classificò quarto.

Da quella serata di luglio, svoltasi come da tradizione al Ninfeo di Villa Giulia, molte cose sono cambiate sia per il Premio Strega che per lo scrittore di Martina Franca. Mario Desiati non è più quello del 2011. Spatriati (Einaudi), in dozzina in questa edizione del 2022, è il romanzo della sua maturità, un congegno in cui trama e lingua raggiungono un perfetto equilibrio, generando una storia che pur tratteggiando una generazione si fa strumento di identificazione per ogni lettore.

ll titolo Spatriati, mutuato dal dialettale “spatrièt”, a Martina Franca non indica soltanto gli emigrati ma anche un termine dispregiativo per parlare di chi non trova una sua collocazione, di chi ha perso l’orientamento, di chi è considerato mancato, spaesato, sbagliato e inadeguato.

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