Presentato il film “Aquile randagie”: lo scoutismo al tempo della Resistenza – Lo Stradone

Presentato il film “Aquile randagie”: lo scoutismo al tempo della Resistenza

È stato presentato in prima mondiale come Evento speciale al Festival di Giffoni 2019 – l’appuntamento mondiale dedicato al cinema e alle arti per i ragazzi – Aquile Randagie, l’opera prima di Gianni Aureli, scritta e prodotta dal fasanese Francesco Losavio e dal martinese Massimo Bertocci con il marchio “Finzioni cinematografiche”.

Il film racconta in profondità il mondo degli scout italiani e lo fa da una prospettiva inattesa: intrecciando una storia dello scautismo alla Storia della Resistenza italiana. Due mondi che hanno coinvolto e coinvolgono e parlano a tanti giovani, per un racconto dedicato ai ragazzi e centrato su un valore sentito oggi come in forte crisi ma fortemente necessario: la partecipazione sociale e politica.

Prodotto da Finzioni Cinematografiche con il contributo di Mibact, BPER banca, Lombardia Film Commission, AGESCI, MASCI, Istituto Luce Cinecittà e grazie anche ai due crowdfunding di Produzioni dal Basso e CentoProduttori, il film è distribuito da Luce-Cinecittà che lo porterà sugli schermi dal 30 settembre 2019 con un’uscita evento che coinvolgerà direttamente l’associazionismo scout italiano.

Scritto dal regista Gianni Aureli insieme a Massimo Bertocci, Francesco Losavio e Gaia Moretti, Aquile Randagie intende restituire lo spirito del racconto per ragazzi, con l’avventura, l’attrazione del racconto storico e di azione e i valori di quel mondo scout che in Italia conta oggi almeno 200.000 iscritti e che ha coinvolto tanti giovani in passato. Un mondo associazionistico e un’esperienza che ha accolto centinaia di migliaia di persone nel nostro Paese, una realtà importante di formazione e cultura. E tanto più forte il messaggio per i ragazzi in quanto il perno della storia è un gruppo di giovani e giovanissimi ‘fedeli e insieme ribelli ’, che decise di dire no a imposizioni e violenze del regime e dell’invasione nazifascista, contribuendo – affiancandosi ad azioni talvolta pericolose dei partigiani – alla salvezza di centinaia di vite di donne e uomini perseguitati, cittadini ebrei, perseguitati politici.