Un legame profondo e significativo quello che unisce Papa Francesco alla Puglia, una regione che ha visto il Pontefice calcare il suo suolo in ben 6 luoghi, l’ultima visita in occasione del G7 a Borgo Egnazia. Un susseguirsi di appuntamenti e incontri, ognuno con un significato preciso, che testimoniano l’attenzione del Santo Padre verso questa terra, crocevia di culture e teatro di importanti dialoghi.
Il viaggio inaugurale di Papa Francesco in Puglia risale al 2018, un anno denso di appuntamenti spirituali e di riflessione. Il 17 marzo, San Giovanni Rotondo accolse il Santo Padre in un’occasione carica di emozione: il cinquantesimo anniversario della morte di San Pio da Pietrelcina, che coincideva con il centenario dell’apparizione delle stimmate. Un omaggio sentito a una figura iconica della spiritualità popolare, profondamente radicata nel cuore dei pugliesi.
Poco più di un mese dopo, il 20 aprile, l’attenzione si spostò sui luoghi di un altro amato pastore pugliese, don Tonino Bello. In occasione del venticinquesimo anniversario della sua scomparsa, Papa Francesco volle rendere omaggio al “vescovo degli ultimi”, figura profetica di pace e giustizia sociale, lasciando un segno indelebile nella memoria della comunità locale.
L’estate dello stesso anno vide un nuovo e cruciale ritorno in Puglia. Il 7 luglio, Bari divenne il palcoscenico di un incontro ecumenico di portata storica. Nella suggestiva cornice della Basilica di San Nicola, il Papa incontrò i capi delle Chiese e delle comunità cristiane del Medio Oriente, in un forte appello al dialogo, alla fratellanza e alla costruzione di ponti verso un’area geografica martoriata da conflitti e divisioni. L’obiettivo era chiaro: promuovere la pace e l’unità tra i cristiani, con un’attenzione particolare alla complessa situazione del Medio Oriente e al dialogo con la Russia.
Due anni dopo, il 23 febbraio 2020, Bari fu nuovamente scelta come sede di un importante evento: l’incontro “Mediterraneo frontiera di pace” con i vescovi della regione. Ancora una volta, Papa Francesco sottolineò con forza l’importanza della fraternità, del dialogo interreligioso e della pace in un’area cruciale per gli equilibri geopolitici mondiali. Un ulteriore tentativo di gettare ponti di comprensione e collaborazione tra le diverse sponde del Mediterraneo.
Infine, la più recente visita, quella del 14 giugno 2024 a Borgo Egnazia, in occasione del G7. In un contesto internazionale delicato, Papa Francesco ha portato la sua autorevole voce sul tema cruciale dell’intelligenza artificiale. Nel suo intervento di fronte ai leader del mondo, ha evidenziato l’ambivalenza di questa tecnologia, definendola “uno strumento affascinante e tremendo”. Pur riconoscendo le opportunità che l’IA offre in svariati settori, mise in guardia sui rischi significativi per l’umanità.
Con la forza delle sue parole, il Santo Padre esortò a un uso etico dell’intelligenza artificiale, ribadendo un principio fondamentale: nessuna macchina dovrebbe mai avere il potere di decidere sulla vita di un essere umano, con un riferimento esplicito al pericolo delle armi letali autonome. Una messa in guardia contro il rischio di un “paradigma tecnocratico”, in cui la tecnologia potrebbe prevaricare sulla dignità umana e sulla libertà individuale, temi centrali della sua quarta enciclica, Dilexit Nos.
Le visite di Papa Francesco in Puglia non sono state semplici tappe, ma momenti significativi che hanno toccato temi cruciali per la Chiesa e per l’umanità intera: dalla spiritualità popolare al dialogo ecumenico, dalla promozione della pace all’etica delle nuove tecnologie. Un legame speciale che fa della Puglia una terra di incontro, di riflessione e di speranza.
o.cri.