I medicinali non vanno in vacanza – Lo Stradone

I medicinali non vanno in vacanza

Nella stagione estiva insieme ai costumi c’è sempre posto per qualche medicinale da portarsi in valigia, ma il caldo e le continue escursioni termiche possono causare deterioramenti dei principi attivi di molti medicinali. L’esposizione ai raggi solari può aumentare la tossicità ed in alcuni casi ridurre l’efficacia dei farmaci e l’elevato tasso di umidità può incidere sull’integrità, oltre che sulla sicurezza dei farmaci.

Per questo motivo è buona norma seguire delle semplici linee guida: qualora l’aspetto del medicinale che si utilizza abitualmente appaia diverso dal solito o presenti dei difetti, non è consigliato assumerlo, nel caso sia esso presente in diverse forme farmaceutiche, è da preferire la formulazione solida rispetto a quella liquida, poiché quest’ultima contenendo acqua risulta maggiormente termolabili.

È sempre una buona regola il consueto “conservare il medicinale in luogo fresco e asciutto”, preferibilmente ad una temperatura inferiore ai 25°C, ad esempio qualsiasi tipo di striscia per test diagnostici, come quelle utilizzate per verificare i livelli di zucchero nel sangue, la gravidanza o l’ovulazione, è estremamente sensibile all’umidità, che potrebbe causarne sia l’alterazione che darne una lettura non corretta. Inoltre una trasformazione di una dose di un farmaco fondamentale, in alcune patologie croniche, come il diabete o una malattia cardiaca può essere rischiosa, basti pensare alle temperature fredde a cui bisogna preservare l’insulina o la nitroglicerina. Anche i farmaci per la tiroide, i contraccettivi ed altri medicinali che contengono ormoni sono particolarmente sensibili alle variazioni termiche. Effetti avversi dei farmaci durante la stagione calda possono compromettere direttamente i meccanismi centrali e periferici della termoregolazione e compromettere la gittata, peggiorando l’ipotensione in pazienti vulnerabili; alcuni altri possono causare reazioni da fotosensibilizzazione e manifestazioni cutanee a seguito dell’esposizione al sole ed è questo il caso di antibiotici, contraccettivi, antinfiammatori ed antistaminici, gel o cerotti a base di ketoprofene.

Molière, nel “Malato immaginario” affermò che “quasi tutti gli uomini muoiono a causa dei loro rimedi non corretti e non delle loro malattie”, per cui fate attenzione: le scatolette dei medicinali non vanno in ferie!

Emanuela Saracino
*Ricercatrice presso Consiglio Nazionale delle Ricerche