Martina plastic free: 500 euro per chi elimina la plastica e una short list per le attività commerciali – Lo Stradone

Martina plastic free: 500 euro per chi elimina la plastica e una short list per le attività commerciali

Palazzo ducale

Due iniziative per premiare le attività commerciali che adottano buone pratiche a favore dell’ambiente.

La prima, promossa con Avviso Pubblico n. 1 del 10 gennaio 2020, è rivolta a 10 attività commerciali del settore food che eliminando completamente, per almeno nove mesi, l’utilizzo di plastica riceveranno un contribuito di € 500,00 a testa. Gli esercizi commerciali che somministrano alimenti e bevande dovranno, pertanto, a titolo esemplificativo sostituire tazze, cannucce, piatti, posate, bicchieri e stoviglie in plastiche usa e getta con analoghi in materiali preferibilmente lavabili, o in alternativa biodegradabili o compostabili.

La seconda iniziativa, promossa con Avviso Pubblico n. 2 del 10 gennaio 2020, mira a creare una short list delle attività commerciali, di qualsiasi natura, che mettono in piedi meccanismi virtuosi volti alla riduzione del consumo di plastica. Tra le azioni suggerite, sempre a titolo esemplificativo: sostituzione di tazze, piatti, posate, bicchieri in plastica usa e getta con analoghi materiali lavabili, biodegradabili o compostabili; eliminazione o sostituzione delle cannucce in plastica; utilizzo di dispenser per salse e condimento, al posto delle monoporzioni; somministrazione di acqua e bevande in brocca o alla spina; vendita di prodotti sfusi, fornendo contenitori riutilizzabili o rifornendo contenitori portati dai clienti; vendita di detergenti e prodotti per la cura della persona alla spina o in dispenser riempibili, in alternativa ai flaconi in plastica a perdere; vendita di bevande in contenitori a rendere, anche applicando una cauzione/ rimborso; sostituzione delle cassette in plastica a perdere per la frutta e ortaggi con cassette in legno, cartone o con cassette predisposte per la restituzione e riutilizzo; vendita di prodotti riducendo al minimo gli imballaggi; realizzazione di shopper bag in tessuto personalizzate. Le attività che metteranno in essere almeno una di queste azioni, o altre similari, potranno fare domanda per iscriversi alla short list.  Agli stessi, sarà riconosciuto un bollino di qualità e verrà consegnata una targhetta riportante il logo “Martina Plastic Free” e potranno usufruire della comunicazione sui canali istituzionali del Comune di Martina Franca.

Per partecipare all’iniziativa, gli esercizi commerciali devono trasmettere la domanda di partecipazione entro venerdì 21 febbraio 2020 alle ore 12:00.

I moduli possono essere scaricati dal sito istituzionale del Comune di Martina Franca, andando nella nella sezione “AMBIENTE E SPAZI VERDI/ MARTINA PLASTIC FREE, compilati e inviati all’indirizzo protocollo.comunemartinafranca@pec.rupar.puglia.it o consegnati a mano all’ufficio protocollo (Palazzo ducale – piano terra dal lunedì al venerdì dalle 9:00 alle 12:00 e il martedì e giovedì dalle 16:00 alle 17:30).

“La campagna Martina Plastic Free, fortemente voluta da tutta l’Amministrazione comunale, si compone di una serie di azioni per raggiungere un obiettivo concreto: l’abbandono progressivo di uno dei materiali più inquinanti e meno biodegradabili.”- sottolinea Valentina Lenoci, Assessore all’Ambiente ed Ecologia . “A questo fine prosegue l’impegno per la progressiva eliminazione della plastica dagli edifici comunali e dalle scuole primarie, installando erogatori di acqua naturale. Questi due avvisi pubblici sono dedicati alle attività commerciali che somministrano alimenti e bevande, a loro ci rivolgiamo chiedendo di iscriversi gratuitamente alla short list. Le attività commerciali che somministrano alimenti e bevande rappresentano una parte fondamentale della nostra economia che deve guardare, sempre di più, a una maggiore sostenibilità, provando ad innescare dei cambiamenti nel vivere quotidiano di grande valore strategico, anche dal punto dell’immagine di Martina Franca. Non a caso le ultime ricerche dimostrano che visitatori e turisti, di ogni parte del mondo, orientano le loro scelte commerciali avendo come parametro anche quello della sostenibilità ambientale”.