L’occasione perduta di Pizzigallo che oggi dice “Chi mi ama mi segua” – Lo Stradone

L’occasione perduta di Pizzigallo che oggi dice “Chi mi ama mi segua”

L’ufficialità non c’è per nessuno fino alla consegna delle liste, ma la candidatura di Eligio Pizzigallo alla carica di sindaco è una certezza dopo la presentazione ufficiale di ieri al Teatro Verdi.

Al momento è l’unica candidatura ufficiale, che ha rotto gli indugi e ha anticipato i tempi rispetto ai suoi avversari politici. Una sorta di “Chi mi ama mi segua” ripercorrendo la strada dell’ex sindaco Franco Palazzo che seppe mettere insieme nello stesso calderone tutte le frange del centrodestra martinese aggiudicandosi l’intera posta in palio addirittura al primo turno.

Questa volta sarà molto più difficile, ma è quanto spera di fare Pizzigallo, intenzionato ad allargare la sua coalizione in un secondo momento, dopo la sua presentazione, proprio come fece Palazzo che partì dai soli centristi di area Udc.

A presentare Palazzo nel 2007 c’era il deputato tarantino Michele Tucci, mentre a presentare Pizzigallo c’è il deputato martinese Gianfranco Chiarelli ex Forza Italia e oggi “proconsole” dell’eurodeputato Raffaele Fitto in provincia di Taranto con il Movimento dei Conservatori e Riformisti che oggi si chiama Direzione Italia.

Assieme a Chiarelli e a Direzione Italia c’è una coalizione piuttosto variegata composta dai “Liberi e solidali” di Luca Conserva che a distanza di pochi mesi dalla nascita hanno già cambiato nome costituendo la lista di “Solidarietà e Lavoro”; gli eterni “malpancisti” ex Partito Democratico oggi nel Movimento Civico “Martina Futura e Democratica” di Giandomenico Bruni; gli UdC di Michele Muschio Schiavone e il Movimento Civico “LeAli per Martina” come lista del sindaco.

Una coalizione inimmaginabile fino a pochi mesi fa che mette insieme tante anime che in passato se le sono suonate di santa ragione dicendosene di tutti i colori, ma che oggi sembrano aver trovato una ragione comune per stare insieme. Personalità politiche variegate e trasversali che hanno condizionato in qualche modo, ciascuno in misura diversa, la politica martinese degli ultimi anni, talvolta decidendo le sorti di una amministrazione, proprio come successo con l’ultima targata Franco Ancona, ma anche con la precedente a guida Palazzo, entrambe finite con uno scioglimento anticipato e un commissariamento.

Quello di “LeAli per Martina” è un progetto politico che era nato solo qualche mese fa, ma in maniera del tutto diversa: mettere insieme le forze sane della città e allo stesso tempo presentare volti nuovi come classe dirigente martinese. Con queste buone intenzioni venne fuori “LeAli per Martina” che, prima di Pizzigallo, aveva riposto in un altro medico – il dott. Martino Ancona – la guida politica del movimento, prima del suo personale dietro-front. Un movimento composto per la maggior parte da professionisti per un’esperienza civica alternativa a quella politica con l’obiettivo di riavvicinare alla gestione della “cosa pubblica” tutti coloro che proprio dalla politica, e quindi dalle persone della politica, si sono sentiti traditi da questi anni di governo.

Nella foto Eligio Pizzigallo

Il progetto “LeAli per Martina”, nato sotto la stella del civismo, ha poi completamente cambiato connotazione assumendo i toni di una coalizione politica piuttosto trasversale e (eccessivamente) variopinta, seppur costruita attorno a una autorevole personalità quale quella di Eligio Pizzigallo, noto e stimato medico e proveniente dalla società civile, il cui nome era già stato fatto nelle ultime due tornate elettorali come possibile candidato.

Una grande insalata politica che non ci regala “nulla di nuovo sotto questo cielo”, se non il rammarico di non aver saputo osare, di aver avuto paura di perdere, ma comunque di non aver avuto quella giusta dose di coraggio per lasciarsi alle spalle anni di politica e di amministrazione certamente non all’altezza di quanto possa meritare una città come Martina.

Ora non resta che capire come si presenteranno le altre coalizioni per fare un’analisi più generale dello scenario politico.

o.cri.