La discussione resta aperta, ma tutti sono contrari all’ipotesi di ospedale promiscuo – Lo Stradone

La discussione resta aperta, ma tutti sono contrari all’ipotesi di ospedale promiscuo

Il tema caldo è quello della possibile riconversione di alcuni reparti dell’ospedale di Martina in strutture Covid, con il contestuale mantenimento di altri reparti all’attuale funzione. Prevedendo un incremento dei casi in maniera progressiva, il direttore generale dell’Asl di Taranto nei giorni scorsi aveva illustrato alla Conferenza dei sindaci un piano per individuare nuovi posti letto da destinare alle cure dei pazienti affetti da Covid. Alcuni ospedali saranno riconvertiti integralmente in plessi dedicati a ospitare esclusivamente i pazienti Covid, mentre altri diventeranno strutture promiscue, come potrebbe avvenire a Martina a cominciare dai reparti di Medicina, Cardiologia e successivamente Pediatria.

La proposta non piace per niente a Palazzo ducale che ha deciso di adottare una delibera di Giunta per rilevare le criticità di questo piano invitando la Regione e l’Asl a rivedere la loro posizione. Ci sono malumori rispetto a questa ipotesi anche tra gli stessi dirigenti sanitari dell’ospedale di Martina che ritengono questa ipotesi sbagliata. Contrario alla scelta di allestire una struttura promiscua a Martina è l’assessore regionale Donato Pentassuglia «significherebbe mettere a repentaglio la salute di tutti. Ci sono molte persone che hanno deciso di non curarsi per timore dei contagi», dice Pentassuglia. Contrario anche il consigliere regionale Renato Perrini. Dura anche la presa di posizione del coordinamento cittadino di Forza Italia. La drammaticità della situazione dice Michele Marraffa «impone senso di responsabilità e una presa di coscienza collettiva». Preoccupato anche il vicecoordinatore regionale della Lega ed ex parlamentare martinese, Gianfranco Chiarelli, che ha criticato la scelta del Presidente Emiliano e dell’assessore regionale Lopalco. «Non ci sono solo i malati di covid» ha scritto il presidente dell’associazione consumatori utenti europei, Antonio Pepe, in una lettera inviata al presidente della Regione Puglia Emiliano. Secondo il Tribunale per i diritti del malato «l’assoluta mancanza di garanzia di accessi e percorsi differenziati comporterebbe una continua esposizione a rischi di contagio difficilmente controllabili».

Il presidio ospedaliero di Martina Franca è un punto di riferimento per l’intero bacino della Valle d’Itria, essendo geograficamente strategico, in quanto posto a cavallo dei territori provinciali di Taranto, Bari e Brindisi.

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