“Falso Amore”: oggi e domani a teatro per dire no alla violenza sulle donne – Lo Stradone

“Falso Amore”: oggi e domani a teatro per dire no alla violenza sulle donne

Non è una semplice coincidenza il fatto che lo spettacolo “Falso Amore” debutti il giorno della Festa della Donna. Perché la performance, ideata e diretta da Giovanni Di Lonardo e Laura Sammataro e promossa in collaborazione con Sud Est Donne e il Centro Antiviolenza “Rompiamo il Silenzio”, nasce con un unico e chiaro obiettivo: gridare “No alla violenza contro le donne”.

Appuntamento mercoledì 7 e giovedì 8 marzo, alle ore 21.00, al Teatro Paolo Grassi di Cisternino

A dar voce a questo grido i 21 attori non professionisti del laboratorio teatrale avanzato “A tutta scena”, che calcheranno il palco del Teatro Paolo Grassi di Cisternino per due serate consecutive (7 e 8 marzo 2018) già sold-out. Il gruppo del laboratorio è stato coinvolto in un workshop di scrittura creativa, il cui prodotto finale è stato rielaborato in forma di copione vero e proprio dalla drammaturga Giulia Mento, con l’apporto di Giovanni Di Lonardo e Laura Sammataro.

E proprio a Giovanni e Laura abbiamo chiesto le radici di questo progetto.

Lo spettacolo ha preso vita grazie alla passione e all’impegno di un gruppo di donne e uomini che seguono il laboratorio Teatro? Sì, grazie, nato dal nostro desiderio di creare una realtà laboratoriale in cui l’esperienza vissuta dai partecipanti potesse essere più “vicina” possibile al fare teatro in modo serio e professionale. Il progetto “Teatro? Sì Grazie” attualmente ha all’attivo due laboratori teatrali: quello avanzato “A tutta scena!” e quello base “Siparietto”. Un fermento creativo che, dal 2017, non conosce sosta e che ha portato Laura e Giovanni a mettere il teatro a disposizione di tematiche importanti, come la violenza sulle donne.

Perché avete scelto di trattare proprio questo argomento?

L’urgenza è nata da un’idea di Giovanni, a sua volta scaturita da un suo precedente lavoro di promozione dello sportello del Centro di Ascolto e di Accoglienza per donne vittime di violenza di Manduria seguito dalla Onlus Alzaia. In quell’occasione realizzò che poteva mettere a disposizione il suo lavoro di attore per sensibilizzare il pubblico su una tematica che continuamente lo lascia interdetto, basito, inorridito. La violenza sulle donne è una piaga orrenda, sintomo di una società alla deriva culturale, sociale, economica. Il potere del teatro è straordinario e, in quella prima occasione a Manduria, Giovanni si rese appunto conto che ‘sbattere in faccia al pubblico’ verità scomode è utile, apprezzato e fortemente catartico. Per questo abbiamo deciso di condividere con i partecipanti al laboratorio teatrale avanzato “A tutta scena!” un viaggio importante, che avesse come meta promuovere un altro Centro Antiviolenza – quello di Martina Franca – e contribuire, con la forza immaginifica del teatro, a far conoscere a più persone possibili, l’opportunità di uscire dalla violenza.

Come si è concretizzata la collaborazione con il Centro Antiviolenza Rompiamo il Silenzio?

Con un semplice e informale incontro nella loro sede. Abbiamo chiesto di incontrare le operatrici per proporre uno spettacolo interamente interpretato dai nostri allievi, tutti attori non professionisti, ed essere utili, in qualche modo, alla diffusione delle  informazioni sul Centro Antiviolenza. Rompiamo il Silenzio ha accolto da subito e senza esitazioni la proposta e siamo subito partiti con una campagna pubblicitaria e promozionale, degna di una produzione teatrale professionistica: perché è grazie all’esaltazione della professionalità che possiamo dare al Teatro la giusta funzione comunitaria e sociale, che lo caratterizza sin dalle sue origini. 

Avete riscontrato delle difficoltà nell’affrontare il tema della violenza contro le donne con i partecipanti al laboratorio?

Abbiamo voluto rendere partecipi gli uomini e le donne del nostro laboratorio attraverso un primo approccio alla scrittura creativa, grazie alla collaborazione della drammaturga Giulia Mento. Tutti i concetti, i personaggi e le dinamiche ritenute utili sono state poi convogliate nella drammaturgia di Falso Amore, con la nostra supervisione. Questo percorso ovviamente ha creato alcune “resistenze” in molti dei partecipanti allo spettacolo, in particolare in alcune donne, che – seppur in modo indiretto – hanno visto e riconosciuto alcune dinamiche di manipolazione e violenza psicologica nelle loro e nelle vite di persone vicine. Anche il protagonista maschile, particolarmente sensibile e vicino a questa lotta, ha faticato nel mettersi nei panni del ‘carnefice’, ma con i potenti mezzi del teatro, è riuscito brillantemente a comprendere la strada da percorrere, per rendere al meglio il personaggio.

Quale messaggio vorreste che rimanesse negli spettatori che verranno a vedere lo spettacolo “Falso Amore”? 

Innanzitutto che è riduttivo, sbagliato e “abilmente” fuorviante e svilente, ritenere la lotta alla violenza sulle donne, una lotta contro l’uomo, contro il maschio. E’ la mentalità che deve cambiare. Sono le convinzioni, le più recondite, che devono essere trasformate, soprattutto in noi donne. In noi madri, zie, cugine, amiche, colleghe. Pensate cosa succederebbe se la maggior parte delle donne nel mondo pensasse, insegnasse, tramandasse, infondesse principi di TOTALE uguaglianza tra uomo e donna ai propri figli, nipoti, allievi, amici. E’ nostra responsabilità prenderci la responsabilità che questa vita s’indirizzi nel mondo con principi sani, corretti, giusti.


L’appuntamento è per mercoledì 7 e giovedì 8 marzo 2018, alle ore 21.00, presso il Teatro Paolo Grassi di Cisternino.

Durante le due serate, nel foyer del teatro, sarà possibile trovare i ritratti dei protagonisti, fotografati da Sergio Canniello, le poesie di Silvana Pasanisi, tratte dalla sua ultima raccolta, dedicata alle donne, uno stand del Centro Antiviolenza “Rompiamo il Silenzio”.