Qual è oggi il modo più rivoluzionario per vivere l’8 marzo, Giornata Internazionale della Donna?
In un mondo in cui le donne sono sempre più indotte a essere frammentate internamente e nella relazione con le altre, il modo che pensiamo più autentico per celebrare questa giornata è viverla con le donne, tra le donne e per le donne, riflettendo sulla storia e sulla filosofia dell’autodifesa femminista.
Ed è proprio questo il cuore della due giorni dell’evento “Donne e autodifesa: pratiche di quotidiana resistenza” che si svolgerà a Martina Franca, venerdì 7 marzo alle h. 18.30 con un incontro pubblico presso l’Auditorium della Fondazione Paolo Grassi e sabato 8 marzo con una giornata di Open Day, per partecipare gratuitamente il Wen-do, la pratica di autodifesa femminista fisica e psicologica, presso il Centro Servizi in Piazza D’Angiò,
L’incontro pubblico di venerdì 7 marzo vedrà il coinvolgimento delle trainer di Wen-do Paola Cellamare, Angela Lacitignola e Sandra Patricia Zapata che condivideranno con il pubblico presente 15 anni di esperienza, segnati non solo dalla pratica ma anche dal tempo dedicato ad approfondimenti teorici, storico e filosofici del Wen-do.
Durante la serata si cercherà di dare risposta a tanti quesiti: dalla risignificazione del concetto di forza all’analisi della cultura patriarcale che disciplina e condiziona il comportamento delle donne, tracciando una linea immaginifica della storia e dell’evoluzione del Wen-do, che dal Canada è arrivato in Europa, in Svizzera prima e in Puglia poi.
Una storia di successo quella pugliese, lunga 15 anni di pratica, di autoformazione e supervisione, con 100 corsi all’attivo in tutta Italia e 1700 donne e adolescenti coinvolte.
La giornata di sabato 8 marzo sarà dedicata ad un Open Day per sperimentare, gratuitamente, la pratica del Wen-do: un’occasione per le donne di apprendere una serie di tecniche di autodifesa fisica e psicologica, volte ad affrontare, prevenire o gestire situazioni di violenza o maltrattamento.