Discoteche al collasso, l’allarme di Confcommercio – Lo Stradone

Discoteche al collasso, l’allarme di Confcommercio

Dodici mesi di fermo. 22 febbraio 2020, l’ultimo sabato, in cui le discoteche hanno lavorato su tutto il territorio nazionale. Un anniversario che le discoteche hanno voluto ricordare con un evento in streaming.

“Nell’immaginario si associa il mondo delle discoteche ai famosi dj e agli eventi con centinaia se non migliaia di persone – commenta Gianluca Piotti, commissario provinciale del SILB (il sindacato dei locali da ballo aderente a Confcommercio) – sottovalutando i tanti, tantissimi lavoratori che ruotano intorno a questi eventi o a tutte le serate. Senza dimenticare poi l’indotto che gira intorno al nostro mondo.”

Chiuse ormai da un anno, a parte una breve parentesi estiva che in ogni caso ha interessato una ridotta minoranza di locali, e ben lontane dal vedere la benché minima luce in fondo al tunnel a testimonianza della catastrofe che si è abbattuta sul settore più colpito dalla pandemia, le discoteche sono sull’orlo del collasso

Delle 2800 aziende italiane che compongono un comparto fondamentale, anche per l’attrattività turistica del Paese, ed in particolare della Puglia, il 30% ha già chiuso definitivamente i battenti. Si parla di circa 840 imprese che danno lavoro a migliaia di persone. Senza interventi immediati, questi numeri potrebbero addirittura raddoppiare entro la primavera

“Per ovvi motivi – afferma ancora Piotti – non ci aspettiamo e non chiediamo un’apertura a breve o medio termine delle nostre attività tradizionali di discoteca. Buona parte di noi però, in attesa di un miglioramento della situazione generale e della riduzione delle restrizioni, si sta attrezzando ove possibile con attività alternative nel rispetto delle regole e della sicurezza. Nel frattempo è però vitale che il settore – operatori e lavoratori – venga aiutato e sostenuto con ristori adeguati. Ci aspettiamo che il nuovo esecutivo si occupi seriamente di questo settore che è ormai ad un passo dal baratro”.