Carrisi torna in libreria con “L’uomo del labirinto” – Lo Stradone

Carrisi torna in libreria con “L’uomo del labirinto”

Chissà se, come è accaduto per “La ragazza nella nebbia”, approderà al cinema pure “L’uomo del labirinto” (Longanesi), che è appena arrivato nelle librerie. Lo scrittore di Martina Franca (ora anche regista) si diverte immensamente a inventare storie e a metterle su pagina.

“L’uomo del labirinto” è ambientato in un luogo imprecisato e prevalentemente di notte perché un’ondata di caldo anomalo impedisce al mondo di “funzionare” durante il giorno, racconta la scomparsa e la riapparizione di una ragazza che un mostro con la maschera di un coniglio ha tenuto prigioniera per anni in un labirinto. Sulle tracce del criminale si metterà l’investigatore privato David Genko, un uomo dal fiuto incredibile che sa di dover morire al più presto.

Per Donato Carrisi – che ha parlato del personaggio e della storia al Noir in Festival – una delle sfide del romanzo è stata trovargli il titolo giusto, cosa che gli riesce sempre un po’ difficile fare: “Il titolo è sempre una cosa faticosisisma per me. ‘Il suggeritore’ all’inizio si chiamava lobos, che poi è la prima definizione dei serial killer data da Torquemada, lui li definì lupi, ‘lobos’. ‘L’ipotesi del male’ viene da una frase di un sociologo, ‘La ragazza nella nebbia’ si chiamava ‘L’uomo della nebbia’. Questo è stato un titolo sofferto, un titolo non mio, io avevo optato per figli di qualcosa, ‘Figli del buio’? Poi l’idea è venuta al mio editor Fabrizo Coco, che ha detto: qui c’è un protagonista che parla attraverso la sua vittima ma non si vede, è lui il mostro, il titolo dev’essere incentrato su di lui e sul luogo dove esercita il male”.