Alla Bit di Milano c’è anche un pezzo di Martina Franca – Lo Stradone

Alla Bit di Milano c’è anche un pezzo di Martina Franca

Padiglione Puglia

Il Comune di Martina Franca è presente quest’anno alla Borsa Internazionale del Turismo che si sta svolgendo da domenica 11 a martedì 13 febbraio a Milano nell’innovativo quartiere FieraMilanoCity. La BIT è riconosciuta, da più di trent’anni, tra i massimi appuntamenti per il turismo in Italia in grado ogni anno di mettere insieme agenti di viaggio, aziende di promozione turistiche, appassionati di viaggio e giornalisti specializzati. Una vetrina importante con la partecipazione di circa 1500 buyer e decine di migliaia di visitatori.

Questa mattina, nel secondo giorno dedicato agli operatori di settori, gli assessori Stefano Coletta e Valentina Lenoci sono intervenuti a due conferenze stampa.

Nell’incontro dedicato ai Comuni della Terra delle Gravine, a cui ha partecipato il vice Sindaco Stefano Coletta, è stata rimarcata la necessità di fare rete tra le comunità del territorio, sottolineando come proprio Martina Franca, con una superficie di  quasi 300 km mq, può mettere in rete diversi sistemi turistici locali, dalla zona adriatica a quella jonica, passando proprio per la Terra delle Gravine e la Valle dItria. L’obiettivo è quello di  sviluppare un turismo variegato che possa andare in più direzioni, tutte fondamentali.

Con gli assessori della Valle d’Itria, per la prima volta, si sta lavorando per una programmazione condivisa degli eventi e per la messa a punto di una strategia di marketing territoriale finalmente condivisa. Inoltre, sono state descritte ai numerosi buyer presenti le meraviglie del nostro territorio: per l’aspetto ambientale un allevamento di qualità conosciuto nel mondo con l’asino di Martina Franca e il cavallo murgese e che può godere anche di un grande polmone verde come il Parco delle Pianelle. Per l’aspetto architettonico, Martina, riconosciuta come città d’arte e di turismo, le numerose bellezze architettoniche che hanno nel Palazzo Ducale, il centro storico, la Basilica di San Martino e il Villaggio di Sant’Agostino i punti di riferimento. Senza trascurare, naturalmente, l’aspetto enogastronomico con il capocollo, i vini e l’olio come punte di eccellenza e, da ultimo il turismo sportivo, con la valorizzazione delle strutture e l’organizzazione di grandi eventi sportivi che stanno attirando un turismo sano e di qualità.

Altro appuntamento che ha suscitato un notevole interesse è stata la conferenza stampa di presentazione della mostra “Picasso. L’altra metà del cielo”, che ha visto l’intervento dell’Assessore alla Partecipazione del Comune di Martina, Valentina Lenoci.

All’incontro era presente anche l’Assessore al Turismo della Regione Puglia, Loredana Capone, Pierangelo Argentieri, vicepresidente regionale di Federalberghi, il coordinatore della Mostra Gianluca Zurlo e i rappresentanti del Comuni di Ostuni e Mesagne, le altre due località dove si svolgerà la mostra diffusa oltre Martina.

Un progetto espositivo che, per più di sei mesi, rappresenterà un fiore all’occhiello della proposta turistica non solamente locale, ma anche nazionale. Un grande evento culturale che sta coinvolgendo le tre comunità le quali, tra aprile e novembre ospiteranno le opere di uno dei più grandi artisti di tutti i tempi.

Con l’obiettivo di far conoscere sempre di più le proprie bellezze e la propria storia, Martina Franca sta costruendo intorno alla mostra di Picasso, un forte processo di partecipazione della città, stimolando gli operatori commerciali e turistici, le associazioni culturali, ma anche interessando le industrie, in particolar modo quelle del tessile che, come noto, rappresentano una affermata eccellenza mondiale. Per ottenere il massimo risultato, tutti devono sentirsi coinvolti e partecipi in questa grande sfida.

Inoltre, è stata posta l’attenzione sul luogo dove si potranno ammirare le opere di Picasso dal prossimo 24 aprile, cioè le sale affrescate di Palazzo Ducale che, come noto è anche la “casa” del Festival della Valle d’Itria, conosciuto in tutto il mondo. Sarà interessante, perciò, dare vita a un vero e proprio gemellaggio tra la musica classica e l’arte di Picasso.