Dario Franceschini a Martina Franca. L’attuale segretario (nonché candidato) nazionale del Partito Democratico ha fatto tappa, ieri pomeriggio, presso la sede del PD della città per sostenere la sua candidatura in vista delle primarie del prossimo 25 ottobre che sceglieranno il futuro leader che guiderà il partito. Segretario nazionale da 5 mesi subentrato a Walter Veltroni, Dario Franceschini è oggi in lizza per la segreteria sfidando un altro storico personaggio della politica italiana, Pierluigi Bersani. A presiedere l’incontro, oltre al consigliere regionale (nonché segretario provinciale del PD) Donato Pentassuglia, anche Guglielmo Minervini, candidato per la segreteria regionale che così ha detto: “La politica incide sulla sorte degli eventi ecco perché i partiti devono fare la loro parte. Crediamo in queste primarie per poter costruire il partito che vogliamo, che mescoli e comprenda più tradizioni, più culture, più generazioni”. Dello stesso avviso Franceschini: “Il Pd è il partito del futuro, è fatto di diversità ed è questa la sua forza. Oggi abbiamo l’obbligo di fare due cose, a mio avviso, prioritarie: partire da ciò che non ha funzionato e fare opposizione a questa maggioranza strettamente influenzata dalla Lega. Dobbiamo opporci a gran voce alla politica di questo governo soprattutto sul tema immigrazione; le leggi varate sono disumane, non possiamo voltare così le spalle a chi ha bisogno; non importa se ciò conviene o meno perché quando una cosa è giusta va detta, bisogna obbedire alla coscienza”. Oltre alla tematica (molto attuale) dell’immigrazione, il Segretario ha posto l’accento anche sul bipolarismo “unico vero sistema delle democrazie” e sul Mezzogiorno: “Il Sud è una risorsa per l’Italia e dobbiamo opporci ai tagli che questa maggioranza ha fatto penalizzando notevolmente questa terra; bisogna discutere e trovare una soluzione a questa crisi che sta investendo le imprese, non solo del Sud ma dell’Intera Italia. Il Pd ha tante idee e ha la voglia di lavorare come una squadra, superando le divisioni interne, e dando un’unica voce al Paese, un Paese che ha bisogno di cambiare”.
Valeria Semeraro