Riportiamo di seguito nel virgolettato le parti salienti della nota di Pasquale Lasorsa riportata sul sito di Amomartina.
“E’ stato notificato, al Comune ed al presidente del Consiglio Marraffa, il ricorso al T.A.R. di Lecce firmato dall’avv. Giorgia Calella per l’annullamento delle delibere 48, 50, 51, 52 e 53 del 24 (la prima) e 25 giugno 2008 (le altre). Ricorrenti: Pasquale Lasorsa (Amomartina) e Franco Mariella (Italia dei valori).
Come si ricorderà, si tratta delle delibere con cui si aggiornavano i lavori alle ore 14.00 della seduta del 25 (delib. 48) e con cui venivano approvati il rendiconto di gestione 2006, il bilancio di previsione 2008 e le delibere allegate (programma triennale dei LL.PP. e determinazione quantità e qualità aree fabbricabili e prezzo di cessione).”
I fatti secondo Lasorsa…
“Il 24.6.2008 alle 19.30 il consiglio si riunì per l’esame dei punti sopra indicati ma, anche a causa dell’assenza del parere (obbligatorio) dei revisori dei conti sul preventivo 2008, aggiornò i lavori all’indomani alle ore 14.00.
La minoranza era assente. Le convocazioni per il giorno successivo furono effettuate ad alcuni in tarda serata, ad altri nella mattinata successiva o addirittura dopo lo svolgimento dei lavori.
Come fu subito evidente, non furono rispettati i termini minimi per la convocazione (“almeno 24 ore prima” dice l’art. 28 dello Statuto Comunale parlando dei casi “di straordinaria urgenza”).
Nonostante ciò, il 25 la maggioranza, rigettando le obiezioni dell’opposizione, procedette ugualmente all’approvazione del rendiconto di gestione 2006 e del bilancio di previsione 2008 aumentando, tra l’altro, la TARSU di un altro 50% dopo gli aumenti del 60% e del 30% degli anni 2006 e 2007 (la mancata approvazione del bilancio di previsione 2008 entro il 26 avrebbe comportato lo scioglimento anticipato e l’arrivo del commissario prefettizio).
Sarà il T.A.R. ora a decidere se vi siano state illegittimità ed a sanzionarle con l’annullamento delle delibere impugnate”
Se tale annullamento venisse confermato dal Tar si procederebbe con lo scioglimento anticipato del Consiglio Comunale e alle successive elezioni anticipate.