Giovanni Battista tornerà in Italia oggi. Lo ha comunicato il consolato italiano di Miami alla famiglia del 29enne tarantino, sottufficiale della Marina militare, che si trova in Florida da metà febbraio per sottoporsi a ossigenoterapia iperbarica. Il volo dell’Aeronautica militare che è stato allestito per il rientro di Battista in Italia, partirà da Fort Lauderdale il 2 agosto e, fra scalo tecnico e fuso orario, con ogni probabilità saranno le prime ore di lunedì, quelle in cui il velivolo toccherà il suolo italiano.
È un rientro anticipato rispetto alle previsioni e, purtroppo, legato all’aggravamento delle condizioni di Giovanni Battista il quale, per la verità, dall’ossigenoterapia iperbarica svolta all’Ocean therapy center di Fort Lauderdale, sembrava stesse traendo i primi, sia pure impercettibili, segnali di miglioramento. Ma una «normale» (date le condizioni generali di Battista, impossibilitato a muoversi e a parlare, in stato di minima coscienza da dicembre 2007 per le conseguenze di un intervento neurochirurgico subito a Taranto) crisi di vomito in casa, appunto a Fort Lauderdale, aveva indotto i parenti a chiamare l’ambulanza del Broward general medical center, sempre della cittadina della Florida. Valori normali, dagli esami svolti all’emergency dell’ospedale Broward, e sembrava che la cosa dovesse chiudersi lì, con un giorno di degenza in reparto per accertamenti.
Invece da lì è iniziato il nuovo dramma di Giovanni Battista: cinque operazioni subite in un mese e mezzo, funzionalità dello stomaco praticamente annullata, un travaso di bile di quattro litri, una grave emorragia alla zona genitale, valori assolutamente sballati, anche per decine di volte oltre ai limiti di norma, costituiscono solo alcuni dei tanti problemi che i familiari attribuiranno alle incompetenze mediche di chi ha tenuto in degenza Giovanni Battista (senza considerare un conto stratosferico, forse già a sei zeri, in dollari). A metà luglio, l’appello della moglie Alessandra al capo dello Stato. E nel giro di un giorno, la presidenza della Repubblica ha dato disposizione per l’allestimento del volo umanitario (organizzato dall’apposito ufficio della presidenza del Consiglio) per il rientro di Giovanni Battista in Italia. Dal presidente della fondazione Nuove Proposte, Elio Greco, al Tribunale per i diritti del malato, all’ex sindaco Leonardo Conserva all’assessore comunale Antonio Fumarola, hanno sostenuto sotto vari profili la vicenda-Battista. Ora il volo, da Fort Lauderdale all’aeroporto militare di Galatina. Poi, probabile, una breve degenza in ospedale, quindi il rientro a Martina.
Agostino Quero
La Gazzetta del Mezzogiorno