La creatività al servizio dello sviluppo durevole – Lo Stradone

La creatività al servizio dello sviluppo durevole

Il primo laboratorio che scaturirà dalla collaborazione tra il Distretto Puglia Creativa e i Gal pugliesi sarà nella Valle d’Itria. È il risultato della tavola rotonda, terzo prologo alla ventunesima edizione di Pietre che cantano, che si è svolta a Cisternino sul tema La creatività al servizio dello sviluppo durevole.

In nessun’altra parte d’Europa i Gal hanno dimostrato di saper dialogare come avviene in Puglia. Quelli della Valle d’Itria e dell’Alto Salento hanno quindi accettato volentieri la sfida della collaborazione, consapevoli che il loro territorio è tra i preferiti in Puglia, e forse in Italia, come località di residenza e di villeggiatura per i creativi dei Paesi europei, che a loro volta già interagiscono con le agenzie pubbliche territoriali. È successo, ad esempio, a Pierre Maillarde, il regista ginevrino che, forestiero tra i trulli da tanti anni, ha realizzato con la Apulia Film Commission una coproduzione italosvizzera.

Notevole interesse ha suscitato il Programma Europa Creativa illustrato da Andrea Coluccia del Media Desk Bari. Il sindaco di Cisternino, Donato Baccaro, invece non ha nascosto l’ambizione di fare della Conferenza dei Borghi più Belli del Mediterraneo la sede dove, tra l’altro, possano nascere e svilupparsi progetti con più partner europei che aiutino la mission dei Borghi guardando agli investimenti che possono venire attraverso Europa Creativa.

L’intendimento di Baccaro s’incontra con il Progetto Leader Med del Gal Alto Salento, che andrà
all’Expò con il filo conduttore della dieta mediterranea, da poco patrimonio Unesco. Ostuni è la sede della Fondazione dedicata alla dieta. I temi del rapporto tra cultura, cibo e impietosa globalizzazione degli alimenti sono stati protagonisti del dibattito. Si sono quindi confrontati un cospicuo patrimonio di storia, memoria e informazioni da diffondere, nuovi mercati da trovare per i prodotti di qualità, modi innovativi di produrre e distribuire la qualità stessa.

Per tutti questi obiettivi, avere la creatività e la cultura al proprio fianco è indispensabile. Alcuni
esempi di percorsi comuni sono stati presentati da Mara Monopoli e Paolo Luigi De Cesare, i cui progetti
intendono riavvicinare i giovani alla musica e alla creatività. Il quartier generale di questi progetti è individuato nelle masserie, che possono trovare possibilità ampie dalle nuove tecnologie come internet e le energie rinnovabili. La sfida che nasce in Valle d’Itria è far convivere negli stessi luoghi una produzione di buoni cibi e di buoni prodotti creativi da rendere internazionali.

Si tratta d’una impresa difficilissima con un percorso in salita. Ma come dice lo slogan del Festival Pietre che cantano, noi trionferemo: we shall overcome!