La vittoria di Gianni Florido, il quale si riconferma alla guida della Provincia di Taranto battendo al ballottaggio Domenico Rana è stata accolta quasi con indifferenza da tutta la città. Forse perché la in Valle d’Itria la partita era già stata giocata (e persa) due settimane fa, al primo turno. Ma la vittoria di Florido ha reso la sconfitta ancora più scottante, infatti ufficialmente nessun martinese per la prima volta nella storia della nostra città, siederà tra i banchi del consiglio provinciale. È il frutto di una crisi politica che accompagna questi ultimi anni, di malgoverno (o meglio, non governo), ma soprattutto, in questo caso, di assenza di strategie politiche che hanno portato definitivamente a galla le fratture in molti degli schieramenti più rappresentativi e più suffragati. A nulla è valsa la prova di forza del PdL, di nuovo compatto, sul palco di Piazza XX Settembre al comizio di chiusura con il ministro Fitto, tutti ancora insieme appassionatamente. Meglio ha fatto il Pd locale, il quale durante l’intera campagna elettorale ha fatto solo il minimo indispensabile, senza mai credere davvero in una possibile vittoria. Una delusione che deve interessare tutti gli schieramenti politici, comprese le forze di centro, ree di una scarsa presa elettorale rispetto ai grandi partiti di massa. A pochi interessava il risultato del ballottaggio, esclusi alcuni rappresentanti del centrodestra fiduciosi in un ripescaggio, cancellato dalla vittoria del centrosinistra. I due schieramenti sembravano più due grosse accozzaglie di gente, gettata lì a fare numero, come in una partita di calcetto in cui manca sempre il portiere. Ma questa volta, ancora una volta, si è preferito giocare a portieri volanti, senza strategie vincenti e senza nuove idee. Scarso, anche se nella norma, il dato sull’affluenza alle urne, sintomo di un pericoloso disinteresse della gente, e di una eccellente forma di protesta, di cui qualcuno dovrà prenderne atto. Una sconfitta per i cittadini di questa città, che non sarà rappresentata in consiglio. La vittoria di Florido, probabilmente, potrebbe aprire le porte ad alcuni esponenti di centrosinistra, i quali potrebbero essere nominati assessori della nuova giunta, il nome che circola è quello di Luca Conserva, già assessore all’agricoltura nella passata amministrazione provinciale. Un premio di consolazione, quasi come a dire “andatevi a comperare un gelato”. A questo punto sono in molti coloro che dovranno necessariamente fare più di un passo indietro e si aprono diversi scenari anche per l’amministrazione comunale. Il sindaco Palazzo è l’unico che da queste elezioni potrebbe uscirne vincitore. Il timore delle urne potrebbe spingere molti esponenti politici locali a fare quadrato attorno al sindaco in maniera tale da rinviare di un altro anno le elezioni comunali. Tutto ciò a scapito di coloro che annunciavano le elezioni per il nuovo sindaco già per il prossimo 2010. Ma queste sono solo ipotesi, per il resto bisognerà attendere.
Ottavio Cristofaro