Al Carmine l’esecuzione della “messa in pastorale” di Paisiello – Lo Stradone

Al Carmine l’esecuzione della “messa in pastorale” di Paisiello

Giovedì, 18 dicembre alle ore 19.00, nella Chiesa del Carmine di Martina Franca l’Orchestra dell’Istituto Musicale Giovanni Paisiello diretta dal Maestro Domenico Longo accompagnata dal Coro del Maestro Pierluigi Lippolis dell’Associazione Musicale Choraliter eseguirà la rara “Messa in Pastorale per il Natale per la cappella del Primo Console a S. Cloud” di G. Paisiello. Solisti, Maria De Biase (soprano),Valeria Lagrotta (soprano), Roberta Pagano (contralto), Gianluca Ferrarese (tenore) e Luca Simonetti (baritono).

Il concerto è offerto dalla Ditta Marangi Strumenti Musicali di Martina Franca in collaborazione con l’Arciconfraternita del Carmine di Martina Franca. È così che L’Amministratore Unico della Marangi Snc Francesco Marangi ha voluto augurare alla Città gli auguri di Buon Natale, scegliendo come location la Chiesa del Carmine, accogliendo la disponibilità del parroco don Michele Castellna, sia come devozione alla Madonna sia per ringraziare il lavoro della secolare Arciconfraternita.

La pastorale per la Cappella del Primo Console è un’opera particolare che riflette i ritmi e le sonorità delle messe pastorali di Natale. I tempi sono quelli dell’”Ordinarium Missae” con i classici: Kyrye, Gloria, Credo e l’originale Oratio pro Repubblicam et Consules; singolare l’inserimento nella parte finale del Credo delle note della conosciutissima “Tu scendi dalle stelle”, di cui è autore Alfonso Maria dei Liguori. La messa si caratterizza per lo sdoppiamento delle voci dei soprani sia nel coro che tra i solisti , cosa questa piuttosto originale ed insolita che rende più complessa ed articolata la composizione. Inoltre il trattamento delle voci solistiche ha un respiro melodico piuttosto ampio come nello stile del notissimo operista che soleva riversare nel repertorio sacro la pregevolezza della vena melodica maturata in altri ambiti musicali. Giovanni Paisiello è stato tra i compositori di scuola napoletana che hanno lasciato una notevole quantità di lavori sacri. Basti pensare che Napoleone Bonaparte, per la musica della cerimonia della sua incoronazione a Imperatore, volle con sé il più grande compositore del tempo, Giovanni Paisiello. Il musicista tarantino ricopri presso la corte francese tanti diversi e prestigiosi incarichi, tra cui anche quello di direttore musicale di corte.

La poco eseguita Messa in Pastorale di Paisiello si inserisce in un contesto storico di avvenimenti importanti, come la Rivoluzione Francese, con le implicazioni ideologiche ad essa connesse ma anche con la tradizione derivante dalla scuola napoletana del ‘700. Paisiello scrisse per Napoleone molta musica sacra, tra cui messe e brani dell’Ordinario. Solo pochi mesi fa, il Coro dell’Associazione Choraliter ha eseguito il “Te Deum Laudamus” , che il musicista tarantino compose per la Cerimonia di Incoronazione di Napoleone. Ogni domenica, alle Tuileries, il Primo Console assisteva a una Messa in musica ed era Paisiello a dirigere l’orchestra. Come è noto, Paisiello è stato tra i musicisti più apprezzati della sua epoca; era chiamato a comporre per le maggiori corti europee e tra i suoi estimatori annoverava anche Mozart, che andò anche ad ascoltarlo in teatro. Soggiornò in Russia presso la corte della zarina Caterina II dal 1776 al 1783, poi fu al servizio di Ferdinando IV di Borbone a Napoli, ed ancora per un paio d’anni a Parigi a partire dal 1802, prima di chiedere a Napoleone di poter rientrare a Napoli, per la salute cagionevole della moglie. Nella capitale partenopea Giuseppe Bonaparte e Gioacchino Murat gli riaffidarono lo stesso ruolo avuto in precedenza, ma col ritorno dei Borbone e le vicissitudini derivanti dai cambiamenti politici e dinastici di quel periodo, iniziò una fase di declino e la vena creativa di Paisiello sembrò non riuscire più a stare al tempo con le nuove richieste che gli pervenivano. Morì a Napoli il 5 giugno del 1816.