A osservare i quadri di Marianna Simonetti, architetto eclettico e versatile, si rischia di viaggiare con i pensieri. Ci si può immaginare proiettati in una sorta di cenacolo d’artista a sorseggiare assenzio con Toulouse Lautrec, chiacchierare amabilmente in treno con Matisse, passeggiare in riva al mare con Pablo Picasso, leggere una fiaba insieme a Chagall o farsi ritrarre l’anima da Amedeo Modigliani.

La mostra personale di pittura di Marianna Simonetti dal titolo “Sguardi” è allestita al Villaggio di Sant’Agostino presso l’ex Convento delle Agostiniane e sarà possibile visitarla sino al prossimo 16 dicembre. L’iniziativa servirà per sostenere progetti di volontariato nei confronti di bambini disagiati.

Marianna Simonetti è un architetto di origini Lucane (Melfi) ma vive a Grottaglie. La passione per il disegno nata all’età di sei anni, il primo contatto con l’arte attraverso una scatola di pastelli ricevuta in regalo e da lì la volontà di imparare la tecnica appresa dapprima frequentando il Liceo Artistico di Melfi dove si è diplomata nel 1997 e poi la facoltà di architettura dell’Università Federico II di Napoli, dove si è laureata nel 2004.

“Credo – dice la Simonetti – che, come la musica sia capace di far riaffiorare sentimenti o ricordi, questo lo facciano anche i quadri”.

o.cri.