Imu su terreni agricoli. Caroli: “è sconsigliato pagare” – Lo Stradone

Imu su terreni agricoli. Caroli: “è sconsigliato pagare”

Imu sui terreni agricoli. Il Governo blocca tutto e assicura di essere pronto a rivedere la norma, che ha provocato una repentina sommossa tra i comuni d’Italia.
Tanto che, come accade poche volte, categorie, enti locali, partiti di ogni schieramento, associazioni di cittadini si sono messe sul piede di guerra per cercare di evitare quello che ritengono un ulteriore odioso balzello beffa.

Ora è tutto rinviato. Ecco il commento del consigliere comunale del Mep Tommaso Caroli:

A dimostrazione che questo è proprio il paese di Pulcinella (con rispetto per la maschera, beninteso), sulle principali riviste specializzate viene oggi riportato che quasi certamente ci sarà una sospensione temporanea della scadenza (proroga) del termine per il pagamento dell’IMU 2014 relativa ai terreni agricoli dei comuni montani che, a seguito del disposto del Decreto interministeriale 28/11/14, hanno perso l’esenzione.

Sì, imbarazzante e vergognoso perché con l’atteso decreto interministeriale non regolamentare, di cui all’articolo 22, comma 2 del D.L. n. 66 del 24 aprile 2014 (il cosiddetto Decreto Renzi”) – avente lo scopo di rimodulare la delimitazione dell’esenzione IMU per i terreni ubicati nei cosiddetti Comuni montani e avente il fine dichiarato di recuperare circa 350 milioni di euro di gettito per finanziare il famoso “bonus 80 euro” – è stato previsto, dal Ministro dell’economia e delle finanze, di concerto con il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, che debbano essere individuati i Comuni per i quali si rende applicabile l’esenzione de quo, in ragione dell’altitudine riportata nell’elenco dei comuni italiani predisposto dall’ISTAT

L’idea che sembra più accreditata è quella di differire il pagamento al 26/01/2015 o al 16/06/15; in questo modo il legislatore avrebbe il tempo per modificare le regole da utilizzare per identificare i terreni imponibili IMU (in pratica, per fare in modo meno assurdo lo stesso lavoro che ha fatto da aprile 2014 – data del D.L. che diceva che sarebbero cambiate le regole IMU per i terreni – al 28/11/2014 – data di approvazione del Decreto che ha definito le nuove regole).

Questo significa che è sconsigliato pagare il 16/12/14 applicando le regole introdotte dal Decreto interministeriale 28/11/14, poiché si corre il concreto rischio di eseguire “male” i calcoli, applicando regole non definitive che sicuramente saranno oggetto di rivisitazione nel giro di qualche mese.

Ricordo a tutti che gli studi professionali ed i patronati, per consentire ai propri clienti di rispettare la scadenza del 16/12/2014 sono da diversi giorni già alle prese con calcoli, delibere e modelli per il calcolo dell’imposta da versare; è impensabile che a pochi giorni dalla scadenza del versamento già predisposto per il versamento dell’IMU sui fabbricati venga rimesso tutto in discussione!

E’ da osservare che, tra gli altri aspetti critici, vi è la decisione di determinare i terreni oggetto della nuova tassazione solo in base all’“altitudine”; ciò determina una disparità di trattamento tra territori del tutto omogenei; altro aspetto negativo per la nostra collettività è la decurtazione del Fondo di Solidarietà per il nostro Comune e per tutti i comuni collinari, disposta dal Ministero; tale decurtazione determina, abbiamo già detto, 350 milioni di maggiori tasse a danno dei proprietari di terreni dai quali non ricavano alcun reddito.

L’ennesima beffa per contribuenti e professionisti martinesi che si aggiunge agli incresciosi disservizi per la riscossione della TARES ed ora anche della TARI riversati sulla cittadinanza nei mesi scorsi con il disdicevole ripetersi del cattivo funzionamento del servizio pubblico primario come è quello della gestione dei tributi locali.

Si parla tanto di crescita, ma per crescere davvero serve innanzitutto la certezza del diritto e delle regole, quindi, del fisco non di spot e slogan. I contribuenti quale fiducia possono riporre nelle istituzioni se a pochi giorni dalla scadenza non si sa se e quanto pagare, per un qualcosa di imprevisto e per di più con effetto retroattivo.

In vista dell’allungamento dei termini per effettuare il versamento dell’IMU sui terreni agricoli, mi sento di poter consigliare a tutti di verificare al Catasto Terreni la situazione del tipo di macrocoltura agraria attribuita a una particella, o sua porzione; infatti, potrebbe essere sfuggito che in questi ultimi decenni i tantissimi vigneti espiantati e diventati seminativi nel territorio di Martina, sono rimasti catastalmente con l’originaria coltura, magari con rendite elevate, che, se non rettificata, sviluppano un‘IMU elevata, quasi raddoppiata.

E visto, che gli uffici comunali ritardano a pubblicare un’altra comunicazione importante, è necessario chiarire: “per i comuni che, come Martina Franca, hanno deliberato l’esenzione dei terreni, quale aliquota IMU deve essere applicata il 7,6 o il 9,1 per mille?