Forza Italia, pronta a dare una svolta: ipotesi dimissioni per Chiarelli – Lo Stradone

Forza Italia, pronta a dare una svolta: ipotesi dimissioni per Chiarelli

Piena condivisione delle valutazioni dell’on.le Chiarelli, pronti a seguirlo, ma prioritario garantire continuità nella gestione del partito.

A parlare sono i vice coordinatori provinciali Michele Franzoso, Luigi Laterza, Luigia Lincesso e Renato Perrini.

Le valutazioni dell’On.le Gianfranco Chiarelli, che ipotizza anche, tra l’altro, di rimettere il mandato di coordinatore provinciale del partito in terra ionica, sono ampiamente condivise, e ci vedono pronti a seguirne ogni possibile conseguente azione. E’ evidente che si tratti della presa di coscienza di una crisi che ormai caratterizza Forza Italia al suo interno e che si riverbera negativamente nel rapporto con gli elettori.

Riteniamo tuttavia che l’invito rivolto da Raffaele Fitto, a cui Chiarelli fa certamente riferimento, all’indomani della debacle subita nelle ultime regionali sia riferita, non in senso generico, ma a quanti sono i veri responsabili della sconfitta. Una sconfitta dovuta ad una linea politica incerta, alterna, che non rappresenta le reali istanze del popolo dei moderati italiani. Ben altro è il dato che ha caratterizzato negli ultimi tempi la vita del partito in terra ionica. Con la guida di Chiarelli il partito ha ripreso a dialogare, si è avuto il pieno coinvolgimento sia degli eletti, sindaci, consiglieri comunali e provinciali, consiglieri regionali, sia della base degli iscritti. E i risultati si sono visti con gli ultimi appuntamenti elettorali, le europee prima e la provincia per ultima.

Forza Italia nella provincia ionica è tornata ad essere il partito di riferimento del centro destra ed è proiettato a nuovi e sempre più esaltanti traguardi. Bene quindi una riflessione su quanto accaduto a livello nazionale, ma necessario oggi serrare le fila in vista delle prossime elezioni regionali; giusto che a livello nazionale qualcuno assuma le responsabilità del declino di Forza Italia, ma che tali responsabilità siano ben individuate e chi, invece, ha fatto bene, resti al suo posto.