Arriva il “Premio al Re della Pubblicità vocale” – Lo Stradone

Arriva il “Premio al Re della Pubblicità vocale”

Una iniziativa volta a valorizzare il miglior “battitore” della Fiera di San Martino 2014.

In occasione della consueta Fiera dell’11 novembre, la Pro Loco di Martina Franca, in collaborazione con l’Assessorato alle Attività Produttive (delibera di Giunta n. 82 del 6 novembre 2014), sta promuovendo il “Premio al Re della Pubblicità vocale” per ricordare Antonio Balsamo, uomo di grandi valori che ha amato il suo lavoro di ambulante svolgendolo fino all’età di 82 anni.

“Vogliamo dare valore e riscoprire questa forma di pubblicità e promuovere per la Fiera un premio alla baracca, dal francese baraque, che a suon di grida pubblicizzi in modo originale e convincente i propri prodotti. Una giuria passerà tra le ‘baracche’ che vogliono partecipare alla kermesse e designerà il Re della pubblicità a voce della giornata”, dichiarano gli organizzatori.

Gridare e parlare della merce era ciò che facevano i commercianti nei mercati in forma di antica pubblicità. Da tempo immemorabile hanno mandato avanti il mercato nelle piazze del paese, strillando liberamente per attrarre i clienti con allettanti offerte e i più bravi erano assoldati dai commercianti più in vista. L’ordine era di gridare a più non posso dal momento che la gente era attirata dalle urla assordanti e sovrastanti sull’area del mercato. La folla si muoveva come in una danza scandita dal ritmo frenetico e maniacale dello strillone di turno. I passanti, quasi storditi, arrivavano al banco di vendita e a loro venivano offerti assaggi dei prodotti reclamati. La pubblicità, una volta, si chiamava réclame; re-clamer, in francese, vuol dire insistere nel gridare, nel chiamare, nel proclamare. Effettivamente, il primo connotato della pubblicità è stato il suo tono sguaiato e ridondante, come ancora si può notare in molte fiere di paese. All’origine, si trattava di un vero e proprio conflitto sonoro fra venditori per richiamare l’attenzione dei potenziali compratori. Ma, soprattutto in luoghi affollati, non era sufficiente gridare. Bisognava assaggiare, annuire, lodare le qualità della merce.

“I commercianti, adeguandosi ai tempi moderni, hanno perso l’abitudine di pubblicizzare a viva voce i propri prodotti. E’ nostra intenzione, con questo premio, valorizzare una antica usanza che rendeva il mercato un posto speciale, colorito, vivace, attraente”, sostiene l’assessore alle Attività Produttive, Nunzia Convertini.