Per i rifugiati politici una stagione di incertezze – Lo Stradone

Per i rifugiati politici una stagione di incertezze

I sindacati in merito alla questione dei rifugiati politici e dei richiedenti asilo nella struttura dell’Hotel Dell’Erba di Martina Franca non ci stanno e alla fine scrivono al Ministro dell’Interno Maroni. Lo scorso lunedi 25 maggio, infatti, è scaduta la convenzione che garantisce il mantenimento all’interno della struttura martinese.
Come noto, presso l’hotel Dell’Erba di Martina Franca, sono ospitati dalla fine di novembre 2008, circa cento richiedenti asilo provenienti da diversi paesi dell’Asia e dell’Africa.
Il centro, giuridicamente riconosciuto in base alla convenzione tra Prefettura di Taranto e CRI come CARA, è gestito dalla CRI di Taranto. “La scadenza della suddetta convenzione – dicono i sindacati – lascerà insoluti rilevanti problemi, derivanti dalla condizione dei richiedenti asilo. Secondo i sindacati, alcuni dei richiedenti asilo non sono stati ascoltati dalla Commissione Territoriale, altri attendono l’esito della Commissione Territoriale, altri ancora sono in attesa che il tribunale competente esamini il ricorso e altri invece, pur in possesso del permesso di soggiorno, non avranno diritto di accesso alle strutture dello SPRAR per l’accoglienza di secondo livello, passaggio propedeutico alla risoluzione dei problemi abitativi e di inserimento.
La mancata riflessione sul governo della fase successiva a quella gestita dalla CRI, potrà determinare incomprensioni e tensioni e il giusto risentimento di chi conosce i propri diritti derivanti dalla condizione di rifugiato politico.
Fino ad ora il comportamento esemplare sia dei richiedenti asilo, sia della cittadinanza, ha permesso una convivenza civile. Ci si augura che si mantenga questo clima e si rifugga da interventi coercitivi.
La CGIL di Martina Franca, le associazioni di volontariato sociale e le autorità istituzionali competenti convengono sulla necessità di riflettere sulla situazione che potrebbe determinarsi in seguito a decisioni affrettate e non ponderate.
Per questo chiedono alla Prefettura di Taranto un urgente incontro per esaminare la condizione dei rifugiati, in accordo con le istituzioni locali (Comune e Provincia) per una civile e dignitosa risoluzione del problema ed evitare che la situazione possa essere compromessa dalla disperazione di chi non ha potuto muoversi in questi mesi, in attesa del pronunciamento della Commissione”.

Ottavio Cristofaro