Martina Franca e Lecce a favore dell’eredità culturale – Lo Stradone

Martina Franca e Lecce a favore dell’eredità culturale

La città di Martina Franca ha sottoscritto la convenzione quadro del Consiglio d’Europa sul valore dell’eredità culturale per la società, composto da 23 articoli, nei quali sono riassunte le linee guida e gli obiettivi che le città europee devono raggiungere perché il diritto all’eredità culturale sia inerente al diritto alla partecipazione alla vita culturale, individuale e collettiva, nella costruzione di una società pacificata e democratica, nei processi di sviluppo sostenibile e nella promozione della diversità.

Convenzione quadro eredità culturale

La convenzione parte dall’idea che la conoscenza e l’uso del patrimonio rientri nel diritto di partecipazione dei cittadini alla vita culturale, come definito nella Dichiarazione Universale dei diritto dell’uomo.
La convenzione è stata presentata a Lecce nel corso del “Il teatro dei luoghi Festival” promosso da Koreja a cui hanno partecipato Presidenti e Fondatori di diverse realtà teatrali e culturali europee e diverse città , tra cui Martina e Lecce, candidata a capitale della cultura europea del 2019.
L’Assessore alle Attività e ai Beni culturali Scialpi ha rappresentato Martina Franca intervenendo e illustrando la strategia culturale della città, molto apprezzata, alla convention leccese in cui sono stati analizzati i principi e le pratiche innovative e diversificate per la valorizzazione del patrimonio culturale.

“Sono contento – ha dichiarato Antonio Scialpi- che molte pratiche culturali indicate nella Convenzione e oggi discusse e consigliate a Lecce sono già da noi realizzate, si pensi a quella sul dialogo tra culture differenti del Mediterraneo; della ricerca delle radici e dell’identità della propria comunità (Martina angioina) da trasmettere alle future generazioni; quelle delle “passeggiate patrimoniali” (giornata nazionale delle dimore storiche, giornate europee del patrimonio), quelle della collaborazione pubblico-privato e dell’attenzione alle lingue locali. Un confronto utile per costruire una rete di città che possa riqualificare l’offerta turistica e la sostenibilità di una relazione fra cultura ed economia dal basso e con il contributo delle associazioni culturali. Il Festival della Valle d’Itria e Umanesimo della Pietra sono l’ eccellenza dell’eredità culturale della città”.