L’Associazione Culturale Echo Events, dopo la rassegna comica “Risollevante Cabaret Teatro 2014”, torna al teatro Di Cagno di Bari, sabato 17 maggio, portando in scena l’esibizione dei Tribemolle, gruppo vocale nato nel marzo 2012 dall’idea comune di voler abbinare la musica alla comicità, con lo spettacolo “Musica ma estro”.
Domenico Leserri con le percussioni, Vito Caramia con la melodica e Fabio Ancona con il katzou, tre giovani cantanti pugliesi, costituiscono un trio vocale-comico che ripropone brani nazionali ed internazionali appartenenti ad ogni genere musicale, in chiave corale. Il tutto, ovviamente, colorito dalla innata e genuina simpatia dettata da un’amicizia decennale che li lega e dando, allo stesso tempo, molta importanza alla musica. Infatti ognuno dei componenti del gruppo vanta esperienze e riconoscimenti di livello nazionale nei generi blues, pop, gospel e soul.
L’incontro tra questi tre cantanti folli, musicisti stralunati e l’autore comico Fabiano Marti ha generato lo spettacolo che i tre proporranno sul palco del “piccolo santuario della risata barese”, dal titolo quanto mai esplicativo, in cui musica e teatro, poesia e comicità, s’intrecciano alla perfezione, creando uno show fuori dal comune, completamente diverso da tutti gli altri. È un vero e proprio viaggio sonoro attraverso i generi e le epoche musicali, dal jazz al rock, dal reggae alla disco, senza mai tralasciare i grandi successi della musica italiana. Ma in questo percorso nulla avviene per caso, perché ogni raccordo ha un senso, ogni ellisse temporale è frutto di un’idea, senza mai dimenticare il divertimento e la leggerezza, che sono il senso della musica e l’anima del teatro brillante. Ed ecco che i tre rampolli martinesi diventano, a seconda dello stile che interpretano, raffinati jazzisti, tremendi rockettari, sballati cantanti reggae, improbabili “fighettini” da Boy Band. Ma gli inconvenienti sono sempre in agguato, ed ecco che il percorso può subire deviazioni non previste, che portano lo spettacolo su strade impervie, strane, talvolta al limite del paradosso.
In circa novanta minuti, “Musica ma estro”, coinvolge lo spettatore in un susseguirsi di emozioni e risate, dove la musica e l’estro sono l’uno al servizio dell’altra.