L’Anaepa, la Sezione Edile di Confartigianato, ha chiesto un incontro con il Prefetto di Taranto Dott. Guidato al fine di raggiungere opportuni obiettivi ed esporre meglio le problematiche e condividere possibili soluzioni in merito agli appalti pubblici banditi sul territorio provinciale.
Anaepa ritiene che, a livello locale, tanto si possa fare per il settore ed il relativo indotto, ed è certo che, per il raggiungimento di tale obiettivo, risulta imprescindibile il contributo anche della Prefettura e delle Stazioni Appaltanti locali.
Ciò che maggiormente preoccupa le PMI è la poca trasparenza in cui si potrebbe incorrere utilizzando specifiche procedure di gara, ed a tal proposito la Commissione europea ha recentemente pubblicato la Relazione dell’Unione sulla lotta alla corruzione.
La suddetta relazione contiene uno specifico capitolo sugli appalti pubblici in cui viene precisato che in Italia il ricorso a procedure negoziate (soprattutto senza pubblicazione del bando) è più frequente della media: nel 2010 rappresentava infatti il 14% del valore dei contratti, contro il 6% della media dell’Unione. Questo fattore aumenta il rischio di condotte corrotte e fraudolente.
Il 92% delle imprese italiane partecipanti al sondaggio Eurobarometro 2013 sulla corruzione nel mondo imprenditoriale ritiene che favoritismi e corruzione impediscano la concorrenza commerciale in Italia (contro una media UE del 73%), il 90% pensa che la corruzione e le raccomandazioni siano spesso il modo più facile per accedere a determinati servizi pubblici (contro una media UE del 69%), mentre per il 64% le conoscenze politiche sono l’unico modo per riuscire negli affari (contro una media UE del 47%). Secondo il Global Competitiveness Report 2013-2014, la distrazione di fondi pubblici dovuta alla corruzione, il favoritismo dei pubblici ufficiali e la progressiva perdita di credibilità etica della classe politica agli occhi dei cittadini sono le note più dolenti della governance in Italia.