Appaiate sullo stesso gradino della classifiche, le due formazioni affronteranno un vero e proprio scontro diretto per ipotecare un posto sicuro nei play off. La gara di andata ha dato ragione alla squadra campana (68-55), ma le cose, negli ultimi mesi, sono cambiate. Il Martina, orfana di Maritano e probabilmente con Verri febbricitante a mezzo servizio, ritrova Dalfini che, secondo coach Fantozzi può dare una marcia in più e sopperire ad un buco in reparto consentendo di giocare meglio sulle rotazioni.
“Sarà una gara diversa rispetto all’andata. Ma lo saranno tutte, da ora fino alla fine del campionato. Siamo andati a Maddaloni quando ancora eravamo in fase di costruzione, senza un’identità ben consolidata. Adesso siamo una squadra con personalità. Come lo è il nostro avversario che ha fatto tanti passi avanti nel corso di questi mesi. Siamo nella stessa posizione in classifica, questo dimostra come il valore delle due squadre sia molto simile.”
Tutte le gare, da qui alla fine, sono uguali, ci tiene a ribadire coach Fantozzi. L’avversario non va guardato per la posizione che occupa in classifica, ma per il suo valore intrinseco e per le sue motivazioni. “Ho grande rispetto per tutti gli avversari, che sia la capolista o l’ultima in classifica. Non esistono partite facili e difficili. Il grado di difficoltà sta solo nell’approccio che noi stessi diamo alla partita, nell’atteggiamento che mettiamo in campo, nella determinazione ad affrontare qualunque avversario. Ogni gara come se fosse la decisiva, ogni avversario come se fosse il primo della classe.” Questo è un momento delicato del campionato: sbagliare costerà caro. “certo. Gli errori che faremo d’ora in poi non potranno essere recuperati. Non possiamo permetterci passi falsi in casa, e dobbiamo tentare tutto nelle trasferte, per scalare la classifica e assicurarci un posto più prestigioso. Certo è che non manca la mia fiducia nel mio gruppo, che continua a dimenarsi, a scalpitare, a lottare, con enorme sacrificio, sopperendo agli infortunati di turno.”
La stessa, incondizionata, fiducia che hanno i dirigenti nei confronti del coach toscano. “Sono grato a tutti per le parole di stima ricevute, pubblicamente e personalmente. Nutro l’amore per il basket da quando avevo 12 anni. E vedere che questa passione è recepita anche all’esterno mi da una gioia immensa.”