«Sto esaminando la situazione, mi comporterò di conseguenza, ovviamente nel rispetto della legalità». Con queste parole il sindaco Franco Palazzo saluta la relazione con cui la Ragioneria generale dello Stato ha evidenziato le irregolarità e le carenze emerse soprattutto riguardo alle retribuzioni dei dirigenti del Comune dai controlli effettuati dall’ispettore del Ministero delle Finanze. Irregolarità, soprattutto in ordine alle retribuzioni dei dirigenti comunali, emergono da una verifica amministrativo-contabile svolta dal 12 novembre al 11 dicembre del 2008 dall’ispettore del Ministero dell’Economia presso il Comune di Martina.
Ad evidenziarlo è la Ragioneria Generale dello Stato in una dettagliata relazione recapitata al sindaco, Franco Palazzo, alla Procura regionale della Corte dei Conti, alla Sezione regionale di controllo della Corte dei Conti, al Collegio comunale dei revisori dei conti e, per conoscenza, al Dipartimento della Funzione pubblica, alla Procura generale della Corte dei Conti, al Ministero dell’Interno, Regione Puglia e Prefettura di Taranto.
Nelle circa 90 pagine di parere inviate dalla Ragioneria dello Stato al Comune di Martina Franca, si dice che fra le varie anomalie riscontrate vi sono le retribuzioni dei dirigenti comunali. Non per la loro totalità, ma per alcuni episodi specifici: così per l’annualità 2004, i dirigenti dovranno ridare al Comune circa 21 mila euro a testa e c’è poi il caso specifico di Salvatore Alemanno che a causa di un paio di rilievi, deve dare al Comune circa 100 mila euro. È quanto scritto al Comune di Martina Franca, non è una semplice indicazione di opportunità: bisogna incassare quei soldi. I rilievi riguardano amministrazioni del passato e del presente, con quella retta da Franco Palazzo che si vede addebitare un rilievo per l’attribuzione delle retribuzioni dirigenziali del 2007 e per lo staff del sindaco, con alcune figure che risultano singolari, rispetto alle funzioni di indirizzo proprie dell’organismo. Vengono evidenziate «anomalie nella procedura di approvazione del Bilancio preventivo 2008 (che ebbe il via libera tra mille polemiche, ndr) e dei rendiconti di gestione relativi al periodo 2006-2007, con particolare riguardo alla mancata approvazione da parte del Consiglio comunale entro i termini previsti dalla normativa e alla mancata corrispondenza relativamente al preventivo 2008 tra i dati della delibera del Consiglio comunale e quelli espressi nella relazione del Collegio dei revisori».
Vengono evidenziati inoltre « l’anomalo procedimento di liquidazione dell’indennità di risultato in assenza del prescritto giudizio del Nucleo di valutazione per gli esercizi 2001,2002, 2003 e 2007 ed illegittima corresponsione dell’indennità di risultato per l’anno 2003 anche a favore del personale dirigente a tempo determinato, in contrasto con il contenuto del contratto individuale di lavoro; e l’indebita maggiorazione della retribuzione di posizione del segretario comunale a seguito di erronea applicazione del principio di galleggiamento ».
Il consigliere comunale Pasquale Lasorsa (Amomartina) invita gli attuali amministratori «a predisporre gli atti per recuperare le somme non dovute ai dirigenti» e annuncia che in aula «predisporremo e approveremo una delibera che vada in questa direzione». Anche il consigliere Franco Mariella (IdV) è sulla stessa lunghezza d’onda: «L’Amministrazione comunale deve procedere al recupero delle somme: su questo non ci sono davvero dubbi».
Senza dimenticare le «anomalie nella procedura di approvazione del Bilancio preventivo 2008 (cui tra mille polemiche il centrodestra, che sosteneva il primo cittadino Palazzo diede il via libera ndr) e dei rendiconti di gestione relativi al periodo 2006-2007». 3.092.626 euro. A tanto ammontava, secondo il revisore dei conti del Comune, Giuseppe Semeraro, la differenza complessiva tra le somme spettanti e quelle erogate ai dirigenti.
Tratto da “Corriere del Giorno” e “La Gazzetta del Mezzogiorno”