Laddomada, perchè giunta non attiva patto a favore dei comuni? – Lo Stradone

Laddomada, perchè giunta non attiva patto a favore dei comuni?

È una interrogazione urgente a riposta scritta quella che il Consigliere regionale Francesco Laddomada ha inviato all’Assessore al Bilancio, Di Gioia a seguito della decisione da parte della Giunta di non attivare il cosiddetto patto verticale ordinario a favore dei Comuni.

“Il Patto verticale ordinario – commenta Laddomada – è stato istituito con la legge 220 del 13 dicembre 2010, e si caratterizza nella possibilità data alle Regioni di autorizzare i Comuni a peggiorare il saldo programmatico per dare modo loro di aumentare i pagamenti in conto capitale, quindi, detto in concreto, dà la possibilità agli enti locali di pagare residui passivi in conto capitale. Tale strumento ha rappresentato negli anni una boccata di ossigeno per i Comuni che si vedono strozzare la propria autonomia a causa dei limiti imposti dal patto di stabilità. Basti pensare che ben 143 comuni virtuosi pugliesi hanno in cassa, pronti da spendere, oltre 233 milioni di euro. Tale decisione rappresenta sicuramente un duro colpo per gli Enti locali che si trovano già a dover gestire una situazione confusa e incerta per quel che concerne la fiscalità locale considerati i tagli, confermati, della Spending review, l’abolizione del Fondo di riequilibrio e l’attivazione del fondo di solidarietà che servirà esclusivamente a foraggiare quei Comuni che in questi anni hanno gestito in maniera approssimativa le entrate. Mentre Enti che hanno operato con serietà si vedranno costretti a rimpinguare questo fondo con i soldi dei propri cittadini. Quindi, oltre a queste dinamiche poco chiare al quale il Governo centrale ci sta abituando, oggi siamo costretti a fare i conti con una ulteriore tegola sui comuni pugliesi che non potranno usufruire di uno strumento importante qual è il patto verticale”.

“L’interrogazione da me presentata – continua Laddomada – è finalizzata a capire quali sono le ragioni per le quali la Regione non è in grado quest’anno di attivare il patto, se ciò è dipeso anche da una non precisa valutazione nella gestione delle risorse e in ordine alla modulazione degli impegni. La tutela e la salvaguardia degli Enti locali – conclude Laddomada – non può prescindere da politiche regionali più attente e responsabili”.