Referendum, spunta il rinvio: “Lega ci avrebbe fatto cadere” – Lo Stradone

Referendum, spunta il rinvio: “Lega ci avrebbe fatto cadere”

“La Lega avrebbe fatto cadere il governo”. Il presidente del Consiglio, in visita sui luoghi del terremoto, rivela il retroscena della decisione presa ieri di non accorpare referendum sulla legge elettorale e elezioni europee. Decisione che ha sollevato dure critiche da parte del presidente della Camera Gianfranco Fini e dell’opposizione. Tanto che il segretario del Pd Dario Franceschini ha definito la maggiore eventuale spesa per il doppio appuntamento elettorale “la Bossi-tax”.

Per quanto riguarda la data, invece, le ipotesi si sono ridotte a due: il 21 giugno, come detto dallo stesso Berlusconi in mattinata; o il rinvio al 2010, come ipotizzato da Ignazio La Russa dopo l’ufficio politico del Pdl che in serata ha affidato al premier “ulteriori approfondimenti”.

Berlusconi e il Carroccio. “Mi spiace che altri interpretano come una debolezza del presidente del Consiglio e del Pdl quella di avere ceduto a una precisa richiesta di un partito della maggioranza che, ove non fosse stata accolta, avrebbe fatto cadere il governo in un momento come questo: bisogna sapere scegliere, o una cosa o l’altra”, ha detto Berlusconi.

Berlusconi contesta le stime sui risparmi derivanti dall’Election day: “Siamo lontanissimi dalle cifre di cui si era parlato, che comprendevano anche i costi dell’andare e tornare dal voto, quelli dell’eventuale assenza dal lavoro per chi avesse deciso di andare a votare il lunedì”.

Un modesto risparmio si avrà comunque, conclude il premier, perché comunque “probabilmente decideremo nella prossima riunione di governo che il referendum sia abbinato ai ballottaggi”. E sull’election day, ha infine ricordato, “dal punto di vista costituzionale c’erano diverse perplessità”. Una seconda perplessità, secondo Berlusconi, sarebbe dovuta anche al fatto che gli elettori in certe grandi città avrebbero avuto davanti “sette schede, tutti sistemi di voto diversi uno dall’altro. Qualcuno che avesse la mia età si sarebbe trovato in difficoltà”.

Franceschini: “E’ Bossi-tax”. Ma l’opposizione non arretra sulla questione: “La Lega ha ottenuto ancora una volta un cedimento da parte di Berlusconi, cedimento che noi chiameremo ‘Bossi-Tax’, perché è una tassa che dovranno pagare tutti gli italiani”, accusa il segretario del Pd, Dario Franceschini. “Quello che ha detto oggi Berlusconi conferma quello che noi andiamo dicendo da settimane. La Lega sul referendum ha ricattato il governo”, ha detto Anna Finocchiaro, presidente del gruppo del Pd al Senato.

L’ipotesi rinvio. Nel tardo pomeriggio si riunisce l’ufficio politico del Pdl, che di fatto rimanda al premier la decisione, affidandogli “ulteriori approfondimenti” sulla base di una alternativa: fissare la data del voto il 21 giugno, con i ballottaggio, o rinviare il tutto al 2010″. Posizione, quest’ultima, che sull’altro fronte sembra essere condivisa anche da Massimo D’Alema.
Fonte: La Repubblica