In che modo gli allevatori stanno affrontando l’ennesimo scandalo alimentare made in Cina? Non era di certo questo l’argomento all’ordine del giorno per il meeting di Martina Franca, dove ieri nella azienda San Paolo, malgrado la pioggia battente sono arrivati oltre 200 allevatori. Anche se l’Italia non importa latte cinese, nella splendida Murgia dei boschi lo spettro del gigante asiatico è ugualmente apparso.
La ricerca e la tecnologia si evolvono ed Enrico Santus, direttore della Associazione nazionale allevatori di razza Bruna, è venuto in Puglia proprio per condividere le nuove conquiste della scienza. Ed è proprio questa la risposta che, ad una sola voce, è venuta da Martina Franca. “Fino a ieri discutevamo sul contenuto di grassi ed altri parametri. Oggi la nuova qualità è la sicurezza alimentare”, ha evidenziato Santus. In sintonia con questa posizione si sono espressi anche l’assessore provinciale all’Agricoltura Luca Conserva e il consigliere regionale Donato Pentassuglia. “Non è più possibile farsi incantare da gadgets e raccolte punti, o scegliere solo e soltanto perché il prezzo è il più basso”, ha incalzato il presidente dell’Associazione provinciale allevatori di Taranto Vito Paradiso: “Il consumatore deve assumersi la sua quota di responsabilità quando sceglie un prodotto al posto di un altro”.
A proposito di scelte consapevoli da parte di chi acquista, gli allevatori ionici di certo non si sottraggono all’impegno del controllo attento dei costi. E proprio ieri a Martina Franca, nel corso di aggiornamento professionale ospitato nella bellissima azienda di Francesco Basile, l’attenzione si è concentrata sulla gestione economica. “Alto livello tecnico – ha precisato il direttore dell’Apa di Taranto, Giovanni Cappiello – da affiancare ad una gestione sempre più imprenditoriale degli allevamenti”.
A favore di questa vera e propria lotta, non solo sui mercati nazionali e internazionali, ma quotidiana per qualità e sicurezza alimentare si è dichiarato impegnato anche il sindaco di Martina Franca Franco Palazzo, accolto con grande calore dagli allevatori ionici ai quali, nei mesi scorsi, dopo otto anni di attesa ha restituito il Foro Boario.
Al meeting hanno partecipato anche il presidente nazionale dell’Anarb Pietro Laterza, della sezione Bruna di Taranto Vito Capurso, del Bruna Junior Club Donato Nuzzi, e numerosi giovani allevatori.