Il Congresso di Roma della scorsa settimana ha sancito la fine di Forza Italia e Allenanza Nazionale e la nascita di un nuovo soggetto politico: il Popolo della Libertà. Nel clima di profonda incertezza politica della città di Martina Franca questo passaggio storico potrebbe portare ancora una volta l’Amministrazione Comunale di fronte al solito bivio: le dimissioni del sindaco oppure la creazione di una nuova maggioranza con la firma di un atto programmatico e la nascita di un governo di salute pubblica che potrebbe addirittura trasformarsi in ribaltone. Il Popolo della Libertà attualmente conta ben 12 rappresentanti in Consiglio ottenuti dalla somma degli otto consiglieri di Forza Italia più i consiglieri ex AN Strippoli, Basta e Pulito e il gruppo “Martina prima di tutto” rappresentato attualmente dal consigliere Morelli, il quale verrà a breve sostituito dal consigliere Turnone. A questi 12 il sindaco deve aggiungere qualche altra pedina che potrebbe essere rappresentata dai cosiddetti dissidenti di Forza Italia Muschio e Scialpi in attesa di definizione della loro collocazione politica, che secondo alcune voci potrebbe rivederli seduti nel grande gruppo Pdl. Da verificare inoltre le mosse del gruppo “Circoli delle Libertà” composto da Semeraro, Gianfrate e Nardelli che al momento non ha ancora aderito al Popolo della Libertà, ma che a breve (presumibilmente dopo le consultazioni elettorali) dovrebbe prevedere l’annessione definitiva. In alternativa, come già detto, il sindaco Palazzo potrebbe pensare ad una nuova maggioranza che possa essere diversa da quella emersa dal risultato elettorale di due anni fa. Ipotesi nei confronti della quale alcuni membri dell’opposizione, su tutti il consigliere Lasorsa, avrebbero già fatto sapere di essere contrari.
Le prossime mosse di Palazzo dovrebbero ora prevedere l’attesa della sentenza del Consiglio di Stato sul Caso-Miali, che giungerà tra qualche giorno e in attesa della quale non è possibile neppure fare Giunta. La sentenza del Consiglio di Stato dovrebbe essere abbastanza scontata visto che quest’ultimo aveva già dato parere sfavorevole sulla riammissione in Giunta di Miali. Qualora così fosse si andrebbe incontro all’azzeramento dell’intera giunta comunale e delle cariche dirigenziali. Possibile secondo alcuni anche un azzeramento dello staff del sindaco, anche se questa ipotesi sembra essere molto improbabile.
Ottavio Cristofaro